La lunga attesa e qualche delusione: il futuro di Vidal è legato a quello di Conte?

Il condottiero e il suo guerriero. Quando Antonio Conte e Arturo Vidal, dopo lunga attesa e parecchie richieste, si sono infine ritrovati all’Inter, s’aspettavano di ricreare quel cocktail esplosivo già visto alla Juventus. A metà campionato, e nonostante qualche cenno di ripresa del cileno, non è finora andata propriamente così.
Sotto le aspettative. Forse perché erano troppe, o magari perché non tenevano in considerazione il fatto che nel frattempo di acqua sotto i ponti ne sia passata parecchia: Vidal è cambiato, il gioco di Conte meno ma comunque il matrimonio-bis non è stato dei migliori. Non nei rapporti, dato che il cileno è sempre e comunque stato un titolare nerazzurro in questa stagione. Nei risultati però sì, se è vero che il primo gol in campionato è arrivato, guarda caso contro i bianconeri, solo all’ultima svolta del girone d’andata. E che nel complesso il rendimento è stato ben al di sotto di quel che alla Pinetina immaginavano di vedere in campo.
Il futuro è da scrivere? Punto interrogativo d’obbligo, dato che il contratto tra Vidal e l’Inter scade solo nel 2022, peraltro con opzione per un ulteriore rinnovo annuale. Sul destino dell’Inter, però, pesano tanti fattori: l’imperscrutabile e imprevedibile trattativa per la società, come pure i bilanci che a fine stagione Conte e la dirigenza dovranno pur delineare. Con esiti tutt’altro che scontati, visto che il matrimonio era nato su ben altri presupposti. Nel mezzo, anche Vidal: non per forza legato a doppio filo al salentino, ma pur sempre arrivato per precisa indicazione di Conte. A qualche malumore social (per esempio, dopo il celebre bacio sul petto di Chiellini) ha per la verità saputo rispondere sul campo, ma in giro per l’Europa in estate potrebbe anche esserci Messi, che per molti vorrebbe giocare nuovamente col cileno. Quanto a quest’ultimo, di caso è ancora presto per parlare. Ma non del tutto improbabile che a un certo punto possa accadere.
