La prima gioia Champions di Juric porta la firma di Pasalic. Il fedelissimo che Gasp voleva a Roma

C’è un giocatore che non sempre ruba la scena, che non è sempre il più chiacchierato, ma alla fine risulta centrale nei successi dell’Atalanta. Non è un caso che il primo successo in Champions League dell’avventura di Ivan Juric alla guida della Dea, utile anche a riscattare il passo falso di Parigi, porti la firma di Mario Pasalic.
Il fedelissimo di Gian Piero Gasperini. Il gol di Pasalic, decisivo per il 2-1 in rimonta al Club Brugge, è quasi un segnale di continuità. Quella che in fin dei conti alla Dea non dispiace, considerato che la scelta di puntare sul tecnico croato è stata quella di puntare su un allievo di Gasp. Con il tecnico di Grugliasco, proprio Pasalic è stato sempre centrale, nonostante gli innesti sul mercato e la tentazione di dare spazio a giocatori più “appariscenti”. Sono ben 298 le partite in cui Gasp era in panchina e Pasalic in campo: 59 gol, 40 assist. Ovviamente, nessun altro allenatore ha puntato su Pasalic più dell’attuale tecnico della Roma. E solo Marten De Roon (358 presenze) supera il buon Mario nella classifica dei fedelissimi di Gasp.
Che infatti l’avrebbe voluto alla Roma. Retroscena di inizio mercato: sin dalla notizia dell’arrivo di Gasp sulla panchina giallorossa, è emersa la volontà di portare nella Capitale anche il suo pretoriano. Un desiderio subito sfumato, perché è stato evidente che anche l’Atalanta - e non solo il suo ex tecnico - aveva le idee chiarissime sul valore di Pasalic, blindato al rientro dalle vacanze estive. E ora decisivo in una grande serata europea per Bergamo.
