Udinese, Kristensen: "Non si può perdere come contro il Sassuolo"

Dopo la sconfitta contro il Sassuolo, a Udinese Tonight è stato ospite Thomas Kristensen. Con il difensore danese si è parlato, tra le altre cose, della partita di domenica, dell’inizio di stagione bianconero e del suo nuovo ruolo in campo e in spogliatoio.
Dopo un ottimo avvio, l’Udinese ha perso contro Milan e Sassuolo. Da qui inizia la chiacchierata con Kristensen: “Abbiamo avuto un buon inizio di stagione. Abbiamo dimostrato che possiamo fare molto bene come contro l’Inter, ma senza la giusta mentalità non si riescono a fare tre punti nemmeno contro il Sassuolo”. La sconfitta di domenica non ha però abbattuto la squadra, che è consapevole di non aver giocato bene: “Abbiamo ancora fiducia. Ci sta perdere contro il Milan, è una squadra forte che ha perso solo la prima di campionato, mentre non si può perdere come domenica”. Il danese non cerca alibi per il risultato di Reggio Emilia: “Domenica il VAR non ha fatto bene, ma ha deciso così e non possiamo farci nulla. Dobbiamo pensare al resto delle cose che non vanno”.
Per Kristensen, la chiave di queste due sconfitte non sono stati i cambi di modulo: “In queste sconfitte il problema non è stato il modulo. Abbiamo fatto troppi errori individuali, poi magari qualcosa può essere dovuto anche allo schieramento in campo. A tre dietro ci sentivamo molto forti nelle prime partite”. E proprio nella difesa a tre Kristensen ha trovato il suo nuovo ruolo, in cui sta facendo molto bene: “È la prima volta nella mia carriera che gioco centrale di una difesa a tre. Prima ero più abituato a giocare a quattro, anche in Nazionale U21, ma questo nuovo ruolo mi piace tanto. Lo scorso anno giocavo braccetto destro o addirittura terzino, in quei ruoli sei più spesso uno contro uno con degli esterni veloci. Al centro mi sento forte, sono bravo nei duelli aerei ed è più facile per me coprire. Nel precampionato il mister ha provato a mettermi centrale ed è andata bene. Mi sento bene in quel ruolo e sono pronto a prendermi le responsabilità che giocare lì comporta”.
Quello delle responsabilità è un tema centrale nel racconto dell’inizio di stagione di Thomas Kristensen: “Quando dei giocatori vanno via, gli altri devono prendersi delle responsabilità. Quest’anno abbiamo un’armonia migliore nello spogliatoio, con tante belle personalità. In spogliatoio parlano i giocatori più esperti, ma anche io”. E infatti è lui a prendersi la responsabilità di parlare dopo una sconfitta: “Sono orgoglioso di essere qui a parlare dopo una brutta partita. Sono all’Udinese da ormai due anni, sono cresciuto in campo e fuori e sono pronto a prendermi questo tipo di responsabilità”. Nel farlo, ha anche parole di conforto per il suo compagno di reparto Palma: “È un ragazzo giovane, forte, di grande potenziale. Le partite complicate sono parte della crescita di un giocatore e da queste imparerà”.
In questo inizio di stagione Kristensen è un vero leader anche in campo, con tante giocate decisive: “Il salvataggio di testa nel finale a Pisa è la cosa migliore che ho fatto in questo inizio di stagione. Era una situazione difficile, da 50-50: o fai autogol o fai un grande salvataggio”. Riconosce anche, però, che contro il Sassuolo avrebbe potuto fare meglio in alcune occasioni, come il terzo gol – “Dovevo fare di più su Fadera” – e l’occasione avuta a inizio gara: “Se avessi segnato sarebbe stata una partita diversa, ma comunque non si possono prendere i gol che abbiamo preso”.
Le sue buone prestazioni gli hanno messo addosso gli occhi di altre squadre, ma Kristensen si trova bene a Udine e all’Udinese: “L’interesse di altre squadre fa sempre piacere, ma sto bene all’Udinese. Qui c’è tutto il necessario per crescere come giocatore. Mi trovo bene anche a Udine, è una città tranquilla e puoi avere tutta la concentrazione necessaria per il calcio. In questo momento della mia carriera è una buona cosa per me. Mi piace comunque uscire a prendere un caffè in centro, ma anche giocare al computer online con i miei amici. Giochiamo a Counterstrike, League of Legends…”.
Ad aiutare il difensore danese nella sua crescita a Udine ci sono due mentori d’eccellenza: Martin Jorgensen e Gokhan Inler: “Jorgensen lo sento ancora. È venuto a Udine per la Supercoppa e siamo usciti a bere un caffè assieme. Inler è molto bravo, mi ha aiutato tanto da quando è qui. Abbiamo un bel rapporto, posso parlare con lui di tante cose, mi aiuta molto anche fuori dal campo”. A migliorare Kristensen, anche le sfide in partita con i talenti del nostro campionato – “In Serie A ci sono tanti attaccanti forti, il più bravo forse è Thuram” – e in allenamento con quelli bianconeri: “Zaniolo è un bravo ragazzo, è stato facile accoglierlo in gruppo”.
Infine, un messaggio per i tifosi, accorsi numerosi anche a Reggio Emilia a sostenere la squadra: “Siamo stati male anche noi dopo la partita, come i tifosi. Voglio ringraziarli per esserci stati e per averci supportato. Ci faremo perdonare”.
