Lecce, poche luci e troppe ombre. Col Cagliari è già un bivio

Il Lecce torna da Bergamo con le ossa rotte dopo una pesante sconfitta per 4-1. Poche luci, tante ombre nella trasferta contro l'Atalanta, che ha evidenziato ancora una volta dei limiti apparsi piuttosto evidenti nei giallorossi di questo inizio stagione.
Poca costanza
La squadra di Di Francesco ha giocato bene per un tempo, ma poi si è sfaldata nella ripresa, dopo essere passata sotto per la seconda partita consecutiva con un gol subito su palla inattiva. L'Atalanta ha alzato i giri del motore e i giallorossi non sono riusciti a trovare le giuste contromisure, finendo per incassare un passivo pesante. Persiste il problema della finalizzazione, ma perlomeno la perla di N'Dri ha permesso di cancellare il brutto "zero" nella casella dei gol segnati.
Bene i nuovi
Qualche nota positiva è arrivata dall'impatto di alcuni dei nuovi arrivati. Štulić ha ben figurato al centro dell'attacco, lavorando il pallone lontano dalla porta e disputando una partita di sacrificio per i compagni. Bene anche l'ingresso di Sala a centrocampo: lo spagnolo sembra avere le qualità che mancavano a questo Lecce, in termini di qualità nel giro palla. Da rivedere l'aspetto relativo al carattere complessivo della squadra: incassato lo svantaggio, è mancato il piglio giusto per provare a reagire.
Col Cagliari è un bivio
Inevitabilmente, il prossimo impegno casalingo contro il Cagliari rappresenta già uno snodo importante per il campionato. Il Lecce non può sbagliare e al "Via del Mare" deve provare a centrare i primi tre punti stagionali, contro un avversario in fiducia e in salute. Di Francesco dovrà raccogliere le idee e schierare la migliore formazione possibile, consapevole di avere dalla sua uno stadio caldo che inciterà la squadra verso un cambio di marcia. Una svolta che deve essere inevitabile dopo le due sconfitte consecutive incassate nelle ultime due uscite.
