Salernitana, altra rimonta e aggancio in vetta. La straordinaria risposta dei tifosi

Tre vittorie nelle prime tre partite. Se non è un record poco di manca. La Salernitana, al netto di un mercato fatto senza grossi investimenti e con il diktat di cedere prima di acquistare, si regala una notte magica e vince in rimonta contro il Sorrento una partita che sembrava stregata. Svantaggio dopo appena 10 minuti, un gol annullato per un fuorigioco non chiarissimo, la traversa di Knezovic, un rigore contro al 90' e altre decisioni arbitrali che hanno fatto arrabbiare i tifosi: tanti elementi che avrebbero potuto giustificare un crollo psicologico di una squadra che ha l'obbligo morale di lottare per la vittoria del campionato e che dovrà abituarsi ad ospitare avversari che faranno la partita della vita con il sogno di mettere lo sgambetto a chi, fino a due anni fa, ospitava le big del calcio italiano. Per il cosiddetto bel gioco ci sarà tempo e Raffaele dovrà comunque riflettere su questo 3-5-2 che non sembra poter dare grossi frutti, visto che la rosa è molto strutturata dal punto di vista fisico e fatica a riempire la metà campo avversaria garantendo la partecipazione di tutti alla manovra. Quel che conta, però, è ritrovarsi in vetta alla classifica con Catania e Benevento e con la possibilità di staccare le due più pericolose dirette concorrenti pareggiando o vincendo dopodomani nel match con l'Atalanta che fu rinviato la settimana scorsa. E vincere 2-1, con il terzo gol in gare ufficiali di capitan Inglese e Donnarumma che para un rigore al 90', darà al gruppo una spinta ulteriore, in attesa che la società e la dirigenza prendano una decisione definitiva per quanto riguarda il mercato degli svincolati. Da questo punto di vista c'è un aggiornamento importante: la dirigenza ha riallacciato i contatti con il fantasista Machin, calciatore che il ds Faggiano ha già avuto alle proprie dipendenze a Parma e che accetterebbe di buon grado la proposta della Salernitana. In C, se in forma, può costituire un valore aggiunto, ma bisognerà capire il parere in merito dello staff tecnico e, soprattutto, quello di una società che non ha certo messo a disposizione risorse elevatissime per operare in entrata al netto dei tanti milioni di euro risparmiati con le cessioni. La sensazione è che una decisione verrà presa al termine di questo tour de force che vedrà i campani in campo quattro volte in dieci giorni e con avversari di tutto rispetto. Non è da escludere che, in caso di risultati positivi, ogni discorso venga rimandato a gennaio, con un paio di colpi di spessore utili ad alzare ulteriormente l'asticella. Bruzzaniti, attaccante che sta facendo le fortune del Pineto, avrebbe già strappato una mezza promessa alla Salernitana e accetterebbe molto volentieri.
Ma a prescindere da tattica, tecnica, classifica, calendario e mercato c'è una cosa che è doveroso rimarcare: la spinta del pubblico. Che Salerno sia una piazza passionale lo sa tutt'Italia, ma nessuno si sarebbe aspettato 12500 spettatori per Salernitana-Sorrento dopo il repentino passaggio dalla A alla C e con una società che continua ad avere un atteggiamento di distacco nei confronti del territorio. Iervolino,ieri presente allo stadio al fianco del presidente Milan, avrebbe potuto ripagare lo smisurato amore di una piazza che ha accantonato ogni forma di contestazione recandosi sotto la curva per ringraziare chi ha saputo scrivere una bellissima pagina di sport, incidendo in modo significativo sul risultato finale come ammesso dai protagonisti. Trovatela, in Italia, una curva che, sotto 0-1 dopo 9 minuti e dopo un primo tempo negativo, canta, sostiene e aiuta con un tale trasporto emotivo. E chiudere con 5289 abbonati è tanta roba, considerando che nemmeno in B e con presidenze vincenti si era registrato un dato così considerevole al botteghino. A questo punto l'auspicio generale è che il Ministro Piantedosi possa riflettere sulla decisione di vietare per 4 mesi le trasferte ad una piazza che, dopo due retrocessioni di fila e una serie di record negativi infranti e promesse non mantenute dalla società, è stata esempio di civiltà e sportività, fatta eccezione per qualche singolo personaggio che ha trasgredito le regole e che è stato identificato e sanzionato dalle autorità competenti. Privare la Salernitana di una componente che sposta gli equilibri sarebbe un torto eccessivo.
