Novanta minuti per salvare la panchina. Rimanendo attaccato alla radio

Oggi Bologna-Juventus conclude un'epoca. Quella di una Juve praticamente imbattibile, vincente per nove stagioni consecutive in campionato. L'arrivo di Pirlo non ha dato i frutti sperati, anche se i trofei conquistati alla fine sono stati due, una Coppa Italia e una Supercoppa. Possono non bastare per firmare la permanenza? Probabilmente sì, perché la mancata qualificazione in Champions League sconquasserebbe economicamente i conti, forse ancor più sportivamente, visto che è il vero obiettivo dell'ultimo triennio della presidenza Agnelli.
Dall'altra parte c'è un Bologna che non è intenzionato a fare regali, almeno secondo i suoi tifosi. Gli striscioni hanno chiaramente spiegato quale dev'essere lo spirito in una partita che, a dir la verità, conta poco e nulla per la squadra di Mihajlovic. Ciononostante le grosse differenze tecniche delle due squade possono far pensare a un esito (quasi) scontato. L'eventuale vittoria della Juve può però non bastare. Perché se Milan e Napoli dovessero battere Atalanta e Hellas Verona, allora la Juventus sarebbe fuori dalle prime quattro. Una situazione che nessuno avrebbe pensato all'inizio della stagione e che dovrà essere affrontata. Anche perché il quarto posto all'ultimo minuto non è, comunque, un grande risultato. Le buone nuove, oltre che da Bologna, arriveranno per radio. Anche quelle cattive.
