Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroMondiale per ClubCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche

Pandev: "Zanetti il compagno che mi ha aiutato di più. Triplete? Merito di Mourinho"

Pandev: "Zanetti il compagno che mi ha aiutato di più. Triplete? Merito di Mourinho"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 3 giugno 2021, 17:00Serie A
di Lorenzo Di Benedetto

Goran Pandev si racconta. A pochi giorni dall’esordio all’Europeo conquistato con la sua Macedonia del Nord, l’attaccante del Genoa ha ripercorso la propria carriera in un’intervista realizzata insieme a Cronache di Spogliatoio: "Forse sono così carico perché sono alla fine della mia carriera. Sicuramente è il lavoro quotidiano, tutti i giorni. Alla mia età per star bene devi lavorare, devi allenarti più di prima, più di quando eri più giovane. Pensi a quello che stai mangiando, ad andare a letto prima, devi fare tanti sacrifici: li facevo anche prima, ma ultimamente di più".

I gol decisivi contro la Georgia e la Germania. Ora l'Europeo.
"Tanta gente da noi ancora non ci crede, ma nemmeno io, ad essere sincero. La Germania è una squadra che negli ultimi 20 anni ha perso 2-3 volte, poi nelle qualificazioni pre-Mondiali abbiamo fatto una grande partita, non pensavo che la potessimo vincere. Abbiamo fatto veramente benissimo e siamo felici perché abbiamo vinto con una squadra che adesso può vincere anche l’Europeo perché è tra le favorite".

Cos’è cambiato nel calcio da quando sei arrivato in Italia?
«Sono cambiate tante cose, adesso pensi a cosa devi mangiare: c’è il nutrizionista, devi comportarti in un certo modo. Prima non era così, era più libero, ti divertivi molto di più, era più combattuta anche la Serie A. Secondo me era molto più forte. Adesso ci son tanti ragazzi giovani che già pensano di aver fatto grandi cose, entrano dentro e non gli si può dire neanche niente. Qua a Genova ci sono ragazzi bravissimi che possono ancora crescere tanto".

Il giocatore che le ha insegnato di più in spogliatoio?
"Zanetti, all’Inter. Lascia stare il giocatore, non se ne parla neanche perché è fortissimo. Una persona che veramente ti dà tanto e che ti parla, ti aiuta. Per me era molto importante".

L’Inter del Triplete: com’è stato il primo colloquio con Mourinho?
"Mi ricordo che ero fuori rosa alla Lazio, abbiamo risolto la causa e mi sono liberato dalla Lazio. Dopo mezz’ora dallo svincolo, mi hanno chiamato: ‘Devi venire all’Inter, sono Mourinho, devi venire da noi’. Gli ho detto ‘Mister ma come faccio a giocare? C’è Eto’o, c’è Milito, sono stato fuori rosa 6 mesi, non ho fatto una partita, non voglio venire là così…’. Mi ha detto: ‘Se tu stai bene e meriti giochi’. Poi il primo giorno l’ho incontrato alla Pinetina e mi ha detto ‘Questo, questi, non li devi seguire, devi fare la tua vita…’. Poi lui è uno molto sincero, ti fa sentire importante anche se giochi poco. Mi ricordo all’Inter, anche quelli che giocavano di meno gli volevano bene in una maniera incredibile. Ogni giocatore quando non gioca ha sempre qualcosa contro l’allenatore. Noi eravamo un gruppo molto forte ma è tutto merito suo perché ha creato una famiglia".

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile