Parma, un pareggio che fa riflettere: da Cremona aspetti sia positivi che negativi

C’erano tante aspettative sulla partita di ieri, ma il Parma non è riuscito a centrare la vittoria nemmeno questa volta. Nonostante la Cremonese avesse conquistato 7 punti nelle prime tre partite, era indubbio come nell’ambiente crociato ci fosse la convizione che questa potesse essere una gara buona per trovare finalmente il primo successo in questo campionato. Però così non è stato: la partita dello Zini si è infatti conclusa sul punteggio di 0-0, al termine di una gara in cui forse nessuna delle due squadre ha spinto veramente sull’acceleratore per cambiare l’esito finale. Nonostante ciò, questa sfida è stata senza dubbio importante per il Parma di Cuesta, lasciando spunti sia negativi sia positivi sui quali riflettere.
Partiamo dal principale aspetto negativo: per la terza volta in questa stagione il Parma non ha segnato. Anche se questa volta si è messa nel mezzo anche un po’ di sfortuna, perché i crociati la loro occasione se l’erano creata dopo appena nove minuti: bel cross di Valeri per il solito Pellegrino, che ha svettato di testa e incornato il pallone, il quale però si è stampato clamorosamente contro il palo. Un’occasione che poteva sicuramente portare nuova enfasi agli attacchi gialloblu, ma in realtà così non è stato. La squadra di Cuesta ha sicuramente tenuto il pallino del gioco per gran parte della gara, affacciandosi più volte dalle parti dell’area di rigore grigiorossa, ma alla fine non ha creato una mole di gioco tale da poter rimpiangere il fatto di non aver segnato. Audero non è mai stato veramente impegnato, se non verso la fine della gara dal tiro-cross di Delprato, prontamente respinto coi piedi. Ancora una volta, dunque, il Parma non è stato cinico sotto porta, anche se le occasioni create sono state di numero e pericolosità minori rispetto a quelle avute a Cagliari.
L’altra faccia di questo 0-0, però, rivela anche uno degli aspetti più positivi della gara del Parma: per la prima volta in questa Serie A, infatti, i crociati non hanno subito gol. Anche se, a dir la verità, questo primo clean sheet è pure merito della Cremonese, che non ha mai veramente impensierito i guantoni di Suzuki, se non in occasione di quel cross di Vazquez quasi trasformatosi in un clamoroso pallonetto. Allo stesso tempo, però, va dato merito anche al Parma, che ha confermato la propria organizzazione e solidità difensive: se a Cagliari queste erano state sgretolate da due errori individuali, allo Zini il castello crociato è rimasto in piedi, dimostrando come la squadra di Cuesta abbia un proprio assetto difensivo e sappia come portare in fondo le partite, anche quando non riesce a segnare.
Resta l’amaro in bocca nei confronti di una partita che l’ambiente crociato pensava potesse essere finalmente l’occasione giusta per centrare la prima vittoria. Allo stesso modo, questo 0-0 dimostra ancora una volta la solidità della squadra di Cuesta, che è riuscita a fermare una delle rose più in forma del nostro campionato in questo momento. Un punto che muove la classifica e che porta nuove aspettative nei confronti dei prossimi impegni, dove tra l’altro il Parma potrà fare affidamento sul fattore campo: infatti, le prossime sfide contro Spezia (Coppa Italia), Torino e Lecce si giocheranno tutte al Tardini. Di particolare importanza le gare contro granata e salentini, due partite senza dubbio sulla carta per i crociati, soprattutto considerando che potranno contare sul calore del proprio pubblico. Due partite dalle quali si potrà capire molto sul futuro del Parma, che adesso deve giocarsi (quasi) il tutto per tutto.
