Pinto: "La vita di Zalewski non è stata fortunata, ha la testa giusta. Diventerà un grandissimo"

Tiago Pinto, general manager della Roma, ha parlato a Dazn prima della semifinale di ritorno contro il Leicester, che si gioca a un anno dall'ufficialità di José Mourinho come nuovo allenatore giallorosso: "Penso che, quando lo abbiamo preso, è stato molto per questo. Lui è il leader giusto per il progetto che vogliamo portare avanti, come allenatore tutti sanno che è tra i migliori della storia, inoltre è un comunicatore nato e ha aiutato a creare questo ambiente che è fondamentale per arrivare in fondo alle competizioni. Oggi guardavo il calendario: ci è mancata la semifinale di Coppa Italia, tutte le altre partite che dovevamo giocare le abbiamo giocate".
Mourinho ha alzato l'asticella: l'anno prossimo vuole qualcosa di più. Quanto vi manca per raggiungere le prime quattro?
"Quando lavori con uno dei migliori al mondo, devi alzare l'asticella ogni giorno. Sappiamo di giocarci tanto in questo finale di stagione, poi faremo quello che abbiamo sempre fatto da settembre a oggi: abbiamo visto che la squadra, il club e la struttura sono migliorati. E sarà ancora così".
L'anno scorso si aspettava una crescita così esponenziale di Zalewski?
"Mi dispiace dirlo perché le persone penseranno che sono un po' arrogante. Però mi ricordo di aver visto le prime due partite della Primavera: era in panchina, quando ha entrato le gare e io ho chiesto a Morgan (De Sanctis, ndr) come mai fosse partito dalla panchina. Non voglio fare un fenomeno, ma la verità è che ha tecnica incredibile: la vita non è stata molto fortunata per lui, l'ha fatto crescere. Ha la testa giusta, secondo me sarà un grandissimo calciatore".
