Questo Como fa paura: 3-1 all'Al-Ahli e finale del torneo acquisita. Azon ancora in gol

Un Como sfavillante vince e convince per 3-1 sull'Al-Ahli nella prima partita del quadrangolare della Summer Cup. Cutrone ha riaperto i giochi, poi l'autorete di Demiral e il tris di Azon la sentenza finale: la banda di Fabregas vola in finale, domenica contro una tra Ajax e Celtic. Prova convincente e reazione alla rete subita a inizio match, ottimi segnali in vista della stagione che verrà. E ora manca un solo passo al trofeo.
Il Sinigaglia si illumina. Una sera estiva sulle rive del Lago, dipinte da maglie di calcio, tra Como e Al-Ahli ma anche qualche anticipazione di Celtic e Ajax. I lariani hanno ospitato i campioni di Champions League asiatica per il primo match del quadrangolare della Como Cup. In palio la finale di domenica e pure il trofeo, esposto poco prima del calcio d'inizio. Gli occhi dei 22 giocatori fissi sulla posta in gioco e Fabregas a scegliere un undici titolare molto simile a quello intravisto nella prima amichevole con il Lille. Da segnalare però l'esordio assoluto del neo acquisto Kuhn, poi Smolcic nel cuore della difesa con Fellipe, confermati Cutrone al centro dell'attacco e Strefezza alla sua sinistra, infine a centrocampo invece la coppia Da Cunha-Sergi Roberto. A rispondere l'Al-Ahli con i due centrali ex Serie A Ibanez-Demiral, Kessié (attorniato da voci di mercato circa un ritorno in Italia) capitano e diga di centrocampo, a salire il tridente con St.Maximin e Galeno principali attori protagonisti.
Cutrone risponde a Galeno. Fin dai primi minuti di gioco la partita ha lanciato un segnale chiaro: confronto faccia a faccia tra le squadre, altro che animo da confronto estivo. Con ritmi già arzilli, aggressività per conquistare palloni e ripartire verso la porta. È bastato un errore al Como per finire sotto, nel segno di Galeno. Una palla recuperata da Kessié su Da Cunha bruciato ha permesso a St.Maximin di scattare verso la porta e aprire per il brasiliano, che al settimo minuto ha incrociato l'1-0 e bucato Butez. I ragazzi di Fabregas hanno impiegato qualche momento per prendere le distanze e reagire all'impeto dei sauditi, così a furia di insistere sul fianco sinistro degli avversari Strefezza ha scippato palla a Mahrez e da fondo campo ha disegnato l'assist fatato per la capocciata di Cutrone per l'1-1. L'intensità e i duelli in mezzo al campo sono aumentati a lungo andare, con la differenza che il Como dopo il pari ha alzato la pressione sull'Al-Ahli per provare a trovare anche il gol del sorpasso. Ma senza riuscirvi.
Un pizzico di fortuna. Un triplice cambio con Addai, Douvikas e Perrone (fuori Kuhn, Cutrone e Sergi Roberto) e una mentalità affamata al rientro dagli spogliatoi ha rinvigorito ulteriormente il Como e la rete del sorpasso è arrivata dopo appena due minuti. Alex Valle a sfilare sulla sinistra e piazzare un traversone, con la palla carambolata addosso a Demiral e rotolata in porta per il 2-1 dei padroni di casa. Una spinta costante da parte dei lariani, per soffocare ogni uscita dei sauditi, in difficoltà sui binari laterali, con il tris divorato da Douvikasa tu per tu con Mendy. Come previsto, Fabregas ha dato la possibilità a Baturina di debuttare, inserendo con lui Nico Paz in mezzo, poi la batteria di centrali Kempf-Goldaniga. Engelhardt e Vojvoda a ricambiare gli esterni, Azon ad aggiungersi in avanti.
Di nuovo Azon. Il calo di attenzione e i pasticci difensivi dell'Al-Ahli hanno spianato la strada al Como, che ha ricavato anche il gol del 3-0 a porta vuota di Azon, a venti minuti dalla fine e su assist di Douvikas. Spagnolo particolarmente ispirato visto che è il terzo sigillo in due partite, un bel bottino dopo il calvario al polpaccio della scorsa stagione. Il greco è stato costretto a lasciare il campo nel finale di gara dopo un contrasto e relativo problema fisico, sostituito da Gabrielloni. Un lampo di Nico Paz a infrangersi contro il palo e il siluro di Baturina hanno fatto tremare Mendy e i sauditi, con la partita terminata a decretare i padroni di casa finalisti della Como Cup. Ulteriore segnale della forza dell'arsenale di Fabregas. Un test ufficiale che preannuncia una stagione da osservare con estrema attenzione. Mentre domenica i lariani disputeranno la partita che potrebbe valere il trofeo, ma solo se vinceranno contro una tra Celtic e Ajax (a duello domani al Sinigaglia).
