Olivieri: "Se andrò a Cesena? Mi ero ripromesso di aspettare fino all’ultimo la Triestina"

"Sono settimane che non sento nessuno. Mi sono arrivate solo delle comunicazioni riguardanti l’inizio del ritiro, che è stato spostato due volte. Sono in contatto con il mio agente, aspetto nei prossimi giorni che gli eventi facciano il loro corso. Se andrò a Cesena? Sin dall’inizio mi ero ripromesso di aspettare fino all’ultimo la Triestina. Ho sempre sperato che le cose si risolvessero, per questo ho aspettato fino all’ultimo. Adesso ci sono dei passaggi burocratici da fare. Sto andando a Trieste, vedremo quello che succederà": chiaro e deciso, parlando ai microfoni di trivenetogoal.it, l'attaccante Marco Olivieri.
Che, a quando si intende, è tra i giocatori svincolati di ufficio dopo la messa in mora: "A posteriori posso dire che qualche brutto pensiero mi era venuto quando ci fu il problema del mio tesseramento a inizio stagione. [...] sono convinto che, se non ci fosse stata quella mazzata dei mancati pagamenti, avremmo potuto raggiungere i playoff e saremmo stati un cliente scomodo per tutti. Ma quanto accaduto quando finalmente avevamo raggiunto la salvezza è stato assurdo. Ci siamo sentiti svuotati, ne abbiamo risentito. Eppure nonostante tutto siamo riusciti a salvarci. Visto da dove eravamo partiti è una grande impresa”.
Conclude: "Sono affranto per la situazione che sta vivendo la Triestina. I tifosi non meritano un calvario simile. Auguro a Trieste di uscire da questo marasma, questa è una città da Serie A, è pazzesco che debba restare in C in un caos del genere, senza sapere cosa succederà domani".
