Roma, lo stakanovista Miki può riposare in Europa e il club aspetta la firma sul rinnovo

Si scrive Henrikh Mkhitaryan, si legge ‘indispensabile’. Che sia il giocatore più importante della Roma lo dicono i numeri e le scelte di Fonseca. Undici gol e altrettanti assist in stagione, saltando solo due partite: la prima perché combaciava con l’ultima gara del girone di Europa League che i giallorossi avevano già vinto e la seconda per un problema muscolare in campionato. Poi, almeno in Serie A, ha sempre giocato e sempre dal primo minuto. Non a caso è il calciatore con il maggior minutaggio della Roma (2120) e anche domenica contro l’Udinese nonostante il risultato acquisito, Fonseca non ci ha rinunciato facendogli fare altri 90 minuti. Potrebbe provare a farlo rifiatare giovedì in Europa, grazie anche ai ritorni dal primo minuto di Dzeko e Pedro ma il tecnico portoghese se terrà il dubbio fino alla fine. L’idea resta comunque quella di rinunciare all’armeno, inserendolo dalla panchina qualora servisse, per preservarlo in vista della gara di ritorno con il Braga e qualche giorno dopo quella con ancor più decisiva per la corsa Champions contro il Milan.
L’obiettivo è evitare di stressare troppo una muscolatura che negli ultimi anni ha spesso abbandonato Mkhitaryan. Con i 2120 minuti di quest’anno ha già superato quelli giocati nelle stagioni 19-20 (1942) e 17-18 (1786). Se il fisico poi continuerà ad assisterlo ha già nel mirino le annate 18-19 e 16-16 dove aveva rispettivamente collezionato 2522 e 2544 minuti. Per vederlo sopra i 4000 bisogna tornare agli anni del Dortmund quando nella stagione 15-16 ne faceva registrare 4380. Un numero che potrebbe replicare o superare quest’anno se si dovesse confermare sui livelli di questa prima parte di stagione, in attesa anche di sottoscrivere il tanto atteso rinnovo di un altro anno. Le condizioni per lo scatto in automatico ci sono già grazie agli obiettivi raggiunti dal calciatore tra presenze (almeno 25), gol e assist. Ora l’ultima parola spetterà proprio a Henrikh, il quale gode di una contropzione per per decidere se accettare e firmare il prolungamento di un anno oppure liberarsi a parametro zero. Da Trigoria sono tranquilli, ma Raiola prende comunque un po’ di tempo. La speranza di tecnico, società e tifosi è che tutto si risolva già entro la fine di febbraio perché mai come in questa stagione il coro dedicatogli dai tifosi (‘è arrivato l’armeno che va un come un treno, è Mkhitaryan') sembra calzante.
