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Roma, senza attacco la Champions si fa dura. Da Natale calo quasi del 50%

Roma, senza attacco la Champions si fa dura. Da Natale calo quasi del 50%TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 24 marzo 2021, 08:30Serie A
di Dario Marchetti

Il primo allenamento dopo la sconfitta contro il Napoli è stato anche quello dei confronti, tra la squadra e Fonseca e tra tecnico e Tiago Pinto. La società ritiene inammissibile la prestazione di domenica, soprattutto il primo tempo ma il GM portoghese sta facendo ancora da scudo al suo connazionale in panchina. Deve esserci però un cambio di passo per salvare quella che è una panchina a forte rischio anche in caso di ottenimento di un posto in Champions League. Sul banco degli imputati è finito il reparto offensivo ed è tutta lì la differenza tra la prima parte della stagione e il cammino che ora la Roma sta facendo in Europa League. Perché se il giovedì gli attaccanti segnano e fanno vincere la squadra, lo stesso non si può dire in Serie A. Prima di Natale la Roma era terza in campionato grazie soprattutto alla sua produzione offensiva. Dopo 14 gare, infatti, le reti erano 31 e la media è presto fatta: poco più di due gol a partita. La difesa registrava qualche problema, ma i tanti gol segnati ovviavano il problema dietro. Con il nuovo anno, però, gli attaccanti giallorossi si sono fermati e alla 28^ si registrano solo 20 reti in più, undici in meno rispetto alle precedenti 14 gare. Un calo dovuto al fatto che Dzeko non segna dal 3 gennaio contro la Sampdoria, Mayoral e Mkhitaryan dal 31 dello stesso mese.

A questo si unisce un trend difensivo rimasto invariato che ha portato la Roma a scivolare dal terzo posto prima di Natale al sesto attuale a cinque punti dall’Atalanta. Insomma, il castello di carta di Fonseca è crollato nel momento in cui lo hanno ‘abbandonato’ i suoi centravanti. I problemi fisici di Mkhitaryan e Veretout poi hanno fatto il resto. Con la sosta il tecnico portoghese spera di svuotare l’infermeria per tentare l’assalto all’Europa League e al quarto posto. Domani ci sarà anche il responso su Nicolò Zaniolo che volerà a Innsbruck dal professor Fink per l’ultimo controllo al ginocchio prima di riprendere gradualmente a lavorare in gruppo passando dal test con la Primavera del 10 aprile. La società poi si aspetta anche un cambio di passo da Pedro, El Shaarawy e Carles Perez che non hanno dato fino a questo momento il contributo che tutti si aspettavano, i Friedkin in particolare. E se da una parte la nuova proprietà ha iniziato a fare le valutazioni sul futuro, dall’altro ritengono che la stagione sia tutt’altro che finita e attendono solo una risposta da parte della squadra e dell’allenatore.

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