Salernitana, mercato fermo: senza presidente non si possono fare acquisti

In queste ore sono stati accostati alla Salernitana tantissimi calciatori, molti dei quali tesserati per formazioni retrocesse in B o che sono stati già allenati da mister Castori. Se è vero che i profili di Dani Mota Carvalho e Riccardo Gagliolo sono molto graditi allo staff tecnico e che a breve si proverà a strappare la riconferma dei vari Casasola, Jaroszynski, Coulibaly e Anderson è altrettanto vero che parlare di trattative senza aver sciolto ancora l'enigma societario è quantomeno azzardato. Anche perchè Castori non è mai stato convocato a Roma per fare una prima riunione operativa. L'unica certezza è la sede del ritiro: si partirà il 15 luglio a Cascia, location in cui i calciatori hanno festeggiato la promozione lo scorso 10 maggio. Per il resto è tutto un enorme punto interrogativo, anche perchè il ds Angelo Fabiani è a Salerno mentre gli azionisti Claudio Lotito e Marco Mezzaroma si sono chiusi nel silenzio da una decina di giorni senza fornire alcun tipo di indicazione. In città qualche Carneade sta propinando da mesi trattative inesistenti, senza ovviamente fare nomi ma per pura pubblicità. Di certo c'è che nessun imprenditore, specialmente a livello locale, ha bussato concretamente alla porta dei presidenti per iniziare una trattativa da 80 milioni di euro.
L'idea del club, per rispettare le normative della FIGC e non andare allo scontro con il presidente Gabriele Gravina, è quella di cedere le quote di Lotito ad un fondo estero e trattenere Mezzaroma come socio di minoranza che non eserciti potere decisionale. In alternativa c'è la strada del trust, elemento giuridico che permette ad una terza persona di amministrare un bene senza interferenze dei proprietari. In quel modo la società avrebbe più tempo per formalizzare una cessione obiettivamente complessa in appena 60 giorni. Smentita ancora una volta la voce sul sondaggio della famiglia Della Valle, stesso discorso per cordate australiane disposte a spendere 100 milioni di euro. Ma intanto, dopo 15 giorni di feste continue e quartieri addobbati, negli ambienti del tifo c'è più freddezza. La preoccupazione è tanta, ma da via Allende filtra un messaggio univoco: "Tranquilli, parteciperemo al prossimo campionato di A".
