Sassuolo, un Berardi da doppia cifra non basta. Ora però bisogna evitare il downgrade

"Speriamo sia la volta buona per il salto di qualità perché ogni qualvolta ci siamo arrivati vicini poi ci è mancata sempre qualcosa". Parole di Giovanni Carnevali prima del fischio d'inizio di Torino-Sassuolo. Sapete poi come è andata finire. Grandissima rimonta del Torino, bruttissima figura del Sassuolo. Neroverdi avanti per 2 gol nel primo tempo e ripresi nel finale con 3 gol in un quarto d'ora: ai granata un'impresa simile non riusciva dal 1983 contro la Juve, i neroverdi avevano subito una rimonta simile 5 anni fa in casa della Sampdoria, con tre gol arrivati nei 10 minuti finali. Eppure la gara sembrava in pieno controllo con la doppietta di Berardi, arrivato per la quarta volta in doppia cifra in Serie A (11 gol). E il finale sembrava già scritto. Sì perché il Toro ha messo dentro tutti gli uomini offensivi passando dal 3-5-2 al 4-2-4 con Sanabria esterno d'attacco e il Sassuolo di De Zerbi aveva messo dentro qualità con Locatelli, Boga e Traore, pronto a chiudere la gara con il gol del 3-0.
Il terzo gol del Sassuolo però non è mai arrivato. Il gol dell'1-2 di Zaza, arrivato su un brutto errore di Ferrari in uscita (ma non criticate la costruzione dal basso se il difensore ha sbagliato lo stop), ha ribaltato la gara: tutte le insicurezze granata hanno cambiato colore, diventando neroverdi. Squadra che non è più riuscita a uscire, ha subito la foga dei padroni di casa ed è stata anche sfortunata (paratona di Sirigu su Obiang sul 2-2) e al 92' è arrivata la classica beffa con la doppietta di Zaza, il grande ex, sulla solita disattenzione difensiva. Sassuolo che subisce gol da 16 gare consecutive (eguagliato il record negativo), ultimo clean sheet a novembre con il Benevento.
De Zerbi dopo la gara è stato duro: "Siamo una squadra giovane, i giovani sbagliano più di altri nonostante gli si venga detto tante volte l’importanza della gara. Staranno in panchina o tribuna e capiranno da fuori". Sassuolo che sembrava lanciato verso la seconda vittoria consecutiva che avrebbe avvicinato i neroverdi al 7° posto. Ma ora è tutto da rifare. Ora sembra utopico parlare di Europa. Il rischio è quello di finire in un vortice con la squadra in vacanza e perdere convinzioni e posizioni. C'è una cosa da fare: tornare a riscrivere un gran finale come nella scorsa stagione per blindare l'ottavo posto. Perché, nonostante un brutto ko e un brutto 2021 (solo 3 vittorie), non tutto è da buttare!
