Semplici cerca continuità per il Cagliari. Nandez e Nainggolan come perni del centrocampo
Scorrere la formazione del Cagliari, giocatore per giocatore, è un esercizio di stile ai limiti dell’incomprensibile. Perché l’undici titolare potrebbe legittimamente credere in una posizione di classifica molto diversa dalla penultima che attualmente occupa, non fosse altro per certi calibri come Godin o Nainggolan. L’ultimo arrivato Asamoah oppure l’uomo mercato Nandez che, non più tardi di un anno fa, era seguito dalle grandi d’Europa.
IL MODULO DI SEMPLICI - Che ha sempre usato nella sua scalata con la SPAL è il 3-5-2, con due esterni di gamba - come Lazzari e Fares - più un attaccante di presenza e un altro di fantasia. Perfetto per Pavoletti e Joao Pedro, verrebbe da dire, che non a caso hanno firmato la vittoria contro il Crotone dopo sedici partite di astinenza. Un po’ meno per Simeone, centravanti atipico, che però potrebbe venire buono soprattutto nei momenti finali.
SOLIDITÀ DIFENSIVA - Molto dipenderà soprattutto da quanto la difesa potrà reggere un centrocampo fisico ma anche tecnico, bravo sia a schermare che ad andare in gol. Se Marin per ora è la delusione della stagione, mai realmente in palla, Nandez e Nainggolan formano un tandem che difficilmente una squadra di media classifica può vantare, figuriamoci nelle zone basse. Una vittoria porterebbe ulteriore ossigeno, portando gli isolani a pochi passi dalla salvezza dopo quasi un girone totalmente “bianco”. O nero, dipende dalla visione del mondo.