Solo due cambi di allenatore alla sosta natalizia: la crisi sta blindando i tecnici

Non tutto il Covid-19 viene per nuocere. Il paradosso, è evidente che si tratti di una iperbole, è semplicemente una battuta utile a spiegare l'assenza di veri ribaltoni tra le 20 squadre in Serie A, quando si parla di stabilità delle panchine. Solo due cambi nelle prime 14 giornate di campionato: Prandelli per Iachini nella Fiorentina e Ballardini per Maran nel Genoa. Due successioni rese necessarie dai risultati molto negativi delle due squadre nei primi tre mesi di campionato, mentre Crotone e Torino, per citare squadre che non stanno avendo risultati all'altezza delle aspettative, non sono mai state in dubbio circa il destino di Stroppa e Giampaolo, rispettivamente.
PARMA-TORINO E IL TURNO INFRASETTIMANALE - Se la crisi ha aiutato i tecnici nel proprio lavoro, i tantissimi impegni e l'assenza di una vera preparazione ha costretto gli allenatori ad andare alla ricerca del risultato immediato più che dello sviluppo di un progetto tecnico-tattico ben definito. Ed è altrettanto evidente che uno scontro diretto come Parma-Torino, in programma domenica prossimo, potrebbe portare ad un terzo ribaltone, anche se la vicinanza di altre due gare (mercoledì e la domenica successiva) parla ancora una volta in favore della continuità. Allo stato attuale rimangono da monitorare le posizioni dei due tecnici sopracitati, ma un eventuale trittico di sconfitte potrebbe mettere a repentino rischio quasi ogni allenatore in una stagione così particolare, dove i patron hanno però mostrato di avere più pazienza rispetto alla media.
