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Spinazzola: "Sapevo avrei raggiunto il gruppo in finale. Domenica partiamo 50 e 50"

Spinazzola: "Sapevo avrei raggiunto il gruppo in finale. Domenica partiamo 50 e 50"TUTTO mercato WEB
© foto di Uefa/Image Sport
venerdì 9 luglio 2021, 23:16Serie A
di Niccolò Pasta

L'esterno della Roma e della Nazionale, Leonardo Spinazzola, ospite di Sky ha parlato dell'Europeo degli Azzurri e della finale contro l'Inghilterra: “In quel centro ci andrò domani (quello del Tottenham, dove l’Italia starà in ritiro, ndr) con tutta la squadra. Sono più emozionato ora che quando ero con la squadra. L’infortunio? Rimuoverlo è un po’ difficile, però ora sono con la mia famiglia e penso alle cose belle della vita e vado avanti con quello. L’esultanza con la maglietta mi ha emozionato, li ho ringraziati per due ore. Ho aspettato mi chiamassero dal pullman, mi hanno cantato una canzone e li ho ringraziati con tutto il cuore. È stata un’emozione incredibile e sapevo che li avrei raggiunti in finale”.

Questa esperienza è un giro di boa per la tua carriera?
“C'è già consapevolezza ora, era il palcoscenico più importante della mia carriera e farlo a questi livelli è stato incredibile. Ho sempre creduto in me stesso, ma è stato incredibile”.

A Lanciano hai fatto sette tribune di fila, sei consapevole di essere un esempio?
“È verissimo, l’importante è sempre rialzarsi e non smettere di credere in sé stessi. Un po’ di fortuna devi averla, gli episodi ti cambiano la carriera, così come il ruolo, gli infortuni. Mario Beretta? Mi ha spostato lui di posizione. A sedici anni per primo mister Baroni mi disse di spostarmi terzino, perché come esterno alto avrei dovuto fare tanti gol, cosa che non ho mai fatto. Poi a Siena mister Beretta mi ha spostato a quinto e mi sono trovato molto bene".

La battiamo l’Inghilterra?
“Lo spero, secondo me partiamo 50 e 50. Loro sono molto forti, con individualità incredibili. Sancho, Rashford, Foden sono in panchina, ti dà l’idea di quanto siano forti. In difesa non subiscono gol, sarà tosta. Noi siamo un grande gruppo, ce la possiamo fare”.

Cerca di tornare presto, senza forzare i tempi.
“L’importante è tornare bene, poi un mese in più o uno in meno non fa la differenza”.

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