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TMW RADIO - De Biasi: "Locatelli potenzialmente da Juventus ma lì non è come il Sassuolo"

TMW RADIO - De Biasi: "Locatelli potenzialmente da Juventus ma lì non è come il Sassuolo"TUTTO mercato WEB
© foto di Imago/Image Sport
venerdì 2 luglio 2021, 19:38Serie A
di Dimitri Conti
Archivio Stadio Aperto 2020-2021
TMW Radio
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Gianni De Biasi, ct dell’Azerbaigian, intervistato da Niccolò Ceccarini
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Gianni De Biasi, ct dell'Azerbaigian, ha così parlato a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio con Niccolò Ceccarini, cominciando dai temi di Euro 2020: "La Spagna è favorita sulla Svizzera ma questo Europeo ci ha insegnato a non seguire troppo i pronostici, quindi vediamo come finirà".

La Francia è la grande delusione?
"C'è bisogno di portare in fondo i risultati, una cosa mai scritta: se ti metti a fare i balletti e a irridere l'avversario la cosa ti si può rivoltare contro. Bisogna stare più attenti ai particolari e stare sul pezzo finché l'arbitro non fischia tre volte. Francia e Belgio erano le due squadre con qualcosa in più, secondo me".

Mbappe da stella a autore dell'errore decisivo.
"Capita. Col senno di poi si può dire che era nervoso ma sono tutte sciocchezze, il rigore è un terno al lotto, la differenza l'ha fatta la Svizzera che non ha mai sbagliato facendo calciare due difensori centrali...".

Come arriva stasera l'Italia?
"Con l'Austria avevo brutte sensazioni e invece abbiamo portato a casa un risultato importantissimo. Col Belgio vorrei essere più sereno".

Chiellini è la soluzione migliore per contrastare Lukaku?
"Sono d'accordo, ma anche Acerbi ha giocato benissimo. Chiellini è una garanzia assoluta, ha esperienza ed è furbo, capace di affrontare anche chi fisicamente è più grosso di lui".

Chiesa può andar bene dall'inizio?
"Io l'ho visto bene, ma chi meglio di Mancini per scegliere? Credo deciderà per il meglio, senza scordarsi che c'è bisogno di recuperare".

Chi non si aspettava così tra gli Azzurri?
"Per me sono stati tutti sopra la media, ci sono state prestazioni di squadra senza aspettare speculando. Il centrocampo è forte e attacca l'avversario".

Al Belgio quando ricapiterà una generazione così?
"Non ho visto se ci saranno Hazard e De Bruyne, nel caso di no anche meglio. Nonostante questi talenti non hanno mai tirato fuori il meglio negli appuntamenti importanti e speriamo che continuino così anche stasera. Hanno un ottimo allenatore e giocatori di grande qualità e ottima fisicità ma anche fantasia e destrezza. Non so perché, ma li abbiamo anche battuti più volte noi di loro. Affidiamoci a questo".

Dove la grande mossa di Mancini?
"La cosa importante per chi allena nazionali è avere giocatori di qualità, integri e che siano in rampa di lancio. Non chi ha dato già tutto. Mancini ha saputo scegliere i giocatori più adatti, anche perché il campionato negli ultimi due anni gliene ha forniti di importanti. Non giochicchia adattandosi alle esigenze del momento ma ha una fisionomia tutta sua e ben nota".

Locatelli alla Juventus potrebbe fare la differenza?
"Potenzialmente è pronto, poi quando cambi ambiente ti devi adattare ad una serie di situazioni che non sono legate solamente ai risultati tecnici. Le pressioni non sono quelle di Sassuolo, passatemi questa frase senza farmi sembrare irriverente. Ha mostrato di avere le carte in regola, è uno che si prende le responsabilità: può dare tanto e avere una carriera di prospettiva".

In Italia si vede un nuovo corso di allenatori.
"Dimostrano di sapere come far giocare le squadre in maniera propositiva, andando alla ricerca del gioco".

Ci racconta la sua ultima settimana?
"Dopo trent'anni che non lo facevo sono tornato ad allenare a Corvara i ragazzini della scuola calcio col mio staff. Un'esperienza bellissima, i bambini sono prati da coltivare: basta buttare i semi giusti e avere la pazienza di vederli germogliare".

Bello riassaporare la loro gioia?
"Quello è l'aspetto più importante, manca più di tutto la condivisione di stare insieme e vivere emozioni divertendosi. Di questo hanno bisogno i ragazzi".

Ora qual è il suo programma?
"A breve torno in Azerbaigian perché ai primi di settembre giochiamo la terza partita di qualificazione a Qatar 2022, in un girone che per noi è un'impresa ciclopica. Siamo la quinta forza secondo il ranking".

Ma conterà l'allenatore...
"Possiamo anche dirlo, ma sottovoce".

Che ne pensa del lavoro di Marco Rossi come ct dell'Ungheria?
"Gli ho fatto i complimenti quando si è qualificato per l'Europeo. Ancora non glieli ho rinnovati... Comunque ha una buona squadra, giocatori che hanno manifestato una determinazione feroce in campo. Vedere quegli stadi strapieni, per loro, è stato forza in più".

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