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TMW RADIO - Di Gennaro: "Pirlo, giudizio già negativo ma se arriva quarto la Juventus respira"

TMW RADIO - Di Gennaro: "Pirlo, giudizio già negativo ma se arriva quarto la Juventus respira"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
mercoledì 28 aprile 2021, 19:37Serie A
di Dimitri Conti
Archivio Stadio Aperto 2020-2021
TMW Radio
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Antonio Di Gennaro, opinionista Tmwradio, intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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L'opinionista Antonio Di Gennaro è intervenuto in diretta a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini, iniziando dalla sfida di stasera di Champions League: "Io do una piccola percentuale in più al PSG, già dallo scorso anno mi sembravano pronti per arrivare in fondo. Certo, contro hanno il Manchester City che ha speso un miliardo per fare la squadra di Guardiola. Penso sarà una di quelle partite che chi ama il calcio vorrà vedere, credo uno spettacolo di grande livello tecnico".

Benzema fa la differenza nel Real Madrid?
"La sua presenza è fondamentale, e infatti Zidane ne ha centellinato le presenze. Una gestione oculata e parsimoniosa che ha portato i suoi risultati: è uno dei più forti centravanti europei da minimo dieci anni. Il Real Madrid poi ha un centrocampo che non ha nessun altro".

Cosa può fare la Roma domani?
"Il Manchester United è una grande squadra ma non più quella di una volta. La Roma deve interpretare la partita per mettere sul campo la personalità oltre alla tecnica e la tattica: con tutti quei giovani non so quanta ne abbiano, ma il rientro di Smalling è importante in tal senso. Potrei citare sennò Pellegrini, Dzeko e Mkhitaryan. Oppure Spinazzola, Veretout... Ma i primi che ho citato mi sembra possano dare di più. Già domani sarà indicativa, comunque: di fatto poi gli è rimasto solo questo obiettivo, e ci vorrà più equilibrio difensivo rispetto al campionato. L'attacco del Manchester mette i brividi".

Possibile pensare al Milan senza Pioli la stagione prossima?
"Ne parlavo oggi con addetti ai lavori, tante panchine sono in dubbio. Sarebbe una debacle se sfumasse l'obiettivo Champions: se non torna il vero Ibrahimovic per me sarà veramente difficile. L'unica grande che mi sembra sicura di non subire stravolgimenti è l'Atalanta con Gasperini, non mi pare ci siano problemi. Credo ci sarà un bel valzer di panchine".

Al Milan serve più un titolare che un vice-Ibrahimovic?
"Sì. A gennaio avevo avallato anche io il ritorno di Mandzukic, ma fisicamente non ha mai ritrovato la condizione. Doveva tornare prima. Comunque sì, ci vuole uno già pronto, al di là del piazzamento che otterrà il Milan".

Di Donnarumma che ne pensa?
"C'è una problematica di fondo. Già gli scorsi anni si ricordano difficoltà nel prolungamento. Se uno ama la propria squadra, anche con un procuratore importante di mezzo, rimani. Se perdi Donnarumma, per età e qualità che ha, è un problema".

Il futuro di Pirlo davvero passa dalla Champions?
"Se non arrivassero in Champions sarebbe una catastrofe, alla luce soprattutto degli ultimi bilanci. L'ha detto anche lui di non essere contento del suo lavoro, anche se una cosa del genere poteva essere prevista dalla società. Certo, il giudizio non cambia, però se arriva quarto almeno le casse della società possono respirare. Poi apro parentesi: le responsabilità sono pure dei calciatori, non puoi addebitare tutto all'allenatore".

La Fiorentina deve rivoluzionarsi per allenatori come Gattuso o De Zerbi?
"A quanti punti sono arrivati l'anno scorso dall'ultima qualificata in Europa League? Mi pare fosse a -20, -22... Per arrivare a certi risultati devi costruire una squadra da Champions League. Certo, la squadra non è stata costruita per non retrocedere, ci si è ritrovata per varie situazioni contingenti, dalla conferma forzata di Iachini ai problemi riscontrati da Prandelli. Iachini però sa trovare gli equilibri giusti per salvarsi: non è ancora fatta, c'è uno scontro diretto da vincere col Cagliari, ma quasi. Penso la Fiorentina si stia preparando per il futuro, spero già da febbraio, o sono sempre i soliti errori. De Zerbi può essere l'allenatore che restituisce a Firenze il piacere di giocare a pallone, ma per allenatori così c'è da pianificare una campagna acquisti per cui toccherà comprare una quindicina di calciatori, provando a non andare oltre certi parametri economici. Serve un grande dirigente".

Non si rischia di distrarsi dal campionato?
"La vittoria di Verona ha restituito una certa tranquillità, penso che sia naturale pensare all'anno dopo. Il fatto che, come sta succedendo con Vlahovic, non si riesca a far sposare i progetti ai calciatori un po' mi fa pensare".

Il Bari ce la farà a risalire in B?
"Nel calcio ne ho viste di tutti i colori, ma il Bari ultimamente è squadra in grado di perdere addirittura un playout, a questo siamo arrivati con l'amministrazione del Bari da Torre del Greco. Auteri dice che cinque-sei giocatori non stanno in piedi: un'uscita poco elegante verso Carrera. Ho seguito la squadra per tutto l'anno: ha sempre avuto picchi di gioco e poi cadute repentine. Una squadra fragile".

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