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TMW RADIO - Sannino: "Eriksen ha lo stesso passo di Pirlo ma gli manca la sua qualità"

TMW RADIO - Sannino: "Eriksen ha lo stesso passo di Pirlo ma gli manca la sua qualità"TUTTO mercato WEB
mercoledì 13 gennaio 2021, 19:50Serie A
di Dimitri Conti
Archivio Stadio Aperto 2020-2021
TMW Radio
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Giuseppe Sannino intervistato da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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L'allenatore Giuseppe Sannino è intervenuto in diretta ai microfoni di TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "Questo campionato mi sembra più aperto rispetto agli altri anni, ci vedo quattro-cinque squadre dentro".

Vede un futuro da playmaker per Eriksen?
"L'ho visto oggi e ho una mia idea: la corsa è quella di Pirlo, uguale, la qualità no. Ne ha tanta, ma non da dirigere la squadra e dettare i tempi, anche perché non riesce a fare la transizione difensiva in non possesso. Lo vedo più mezzala in un 3-5-2 ma giusto che Conte provasse: non credo lo vedremo lì in campionato".

Manca Sensi?
"Ha avuto infortuni, l'hanno aspettato... Come calciatore è straordinario: il più importante centrocampista dell'Inter, però, è Barella".

Destro ha già segnato 6 gol in campionato col Genoa.
"Il gol è benzina per una punta. Ha avuto la capacità di mettersi di nuovo in discussione a Genova, trovando facilità nell'andare a rete. Penso a tanti giocatori che hanno avuto difficoltà a trovare sempre la possibilità di giocare in Serie A ad alti livelli: deve scommettere su se stesso, se riesce a trovare la voglia e la cattiveria può tornare protagonista. Quest'anno la partenza è stata ottima, mi auguro riesca a confermarsi".

Nel Siena con voi c'era anche Terzi, capitano della sorpresa Spezia.
"Hanno voglia di giocarsela con tutti, anche fino a due domeniche fa quando erano in difficoltà. Erano terzultimi, e dopo 6 punti si parla di un'altra squadra: Italiano ha capito che una matricola per rimanere in Serie A non deve prendere gol. Giusto giocarsela, ma con umiltà. Un piacere vedere Terzi ancora capitano di una squadra di Serie A, ha anche segnato e gli auguro ogni bene".

Ilicic avrebbe potuto fare un'altra carriera?
"Sì. Un bravissimo ragazzo, oggi lo vedo anche correre. Ha il suo modo di stare in campo ma quando ha la palla ha un fuoriclasse e chi gli sta vicino può sempre combinare qualcosa. Anche senza Gomez, l'Atalanta è davvero incontenibile. Penso che se fosse andato prima in una big avrebbe fatto un'altra carriera, ma all'Atalanta è talmente importante che si farà ancora luce".

Faraoni è pronto al salto in una big?
"Sentivo anche recentemente che se ne parlava... Lui ha grande gamba, ed è perfetto per il pensiero di Juric, che vuole sempre movimento: la fascia la trita ed è anche duttile. A 30 anni quasi lo vedo più maturo e sono contento. Un altro che vorrei vedere a certi livelli è Forestieri, tra i più importanti giocatori mai allenati. Di scaltri e veloci nel dribbling come lui ne ho visti pochi. Ha grandi qualità, vedo che ogni tanto gioca qualche spezzone e spero trovi più spazio".

Come vede questo Milan?
"Ieri avevano tanti ragazzi giovani ed è una linea che mi piace, mi ricorda il Milan pieno dei ragazzi delle giovanili. Una linea che sicuramente pagherà, anche se non so se vinceranno già quest'anno il campionato. Sicuramente hanno personalità, e in questa Serie A ora non c'è nessuna squadra troppo più forte delle altre, lo vedo aperto".

Il Monza è grande favorito in Serie B?
"I grandi nomi vanno bene finché corrono. Normale che siano i più accreditati a vincere il campionato: se non salgono è un fallimento. Ora hanno preso pure Ricci... Brocchi ha una grande responsabilità, perché la squadra è costruita per andare su. In Serie B va bene la qualità, ma devi anche correre dall'inizio alla fine".

Due battute finali sul Sudtirol.
"Sono una delle società più organizzate. La categoria giusta per loro è la Serie B e credo che ci arriveranno perché sono oculati e non fanno mai il passo più lungo della gamba. Sarebbe il giusto coronamento di un percorso partito da lontano, ricordo che si andava a giocare in campi ghiacciati... Da lì poi sono passati tanti allenatori bravi".

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