Totti-Roma, l'addio fa ancora male: "Sono stato costretto. Avrei voluto smettere in altro momento"

"Sapevo che prima o poi avrei dovuto smettere. Bisogna essere realisti. A 40 anni è pure difficile arrivare e continuare a giocare al livello giusto. Però nel mio caso sono stato costretto". Parole, mai banali, di Francesco Totti. L'ex capitano della Roma ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera (in uscita domani), ma nelle prime anticipazioni Totti torna sul suo addio ai giallorossi: "Una soluzione si poteva trovare, insieme - ha detto Totti -. Avrei voluto smettere in un altro momento. Avrei voluto essere io a prendere la decisione. Trigoria è quasi la mia prima casa".
"L'arrivo dei social - continua Totti parlando del calcio moderno - ha fatto sbarellare e rendere più individualisti i giocatori, ma il problema è più di fondo: stanno sparendo i campioni. Ci sono meno campioni e più giocatori costruiti".
Infine c'è spazio per i rimpianti di una carriera: "Cosa mi rimprovero? Il calcio a Balotelli e lo sputo a Poulsen. Sono state le cose più brutte che potessi fare, cose non da me. Tuttora non riesco a capire come possa aver compiuto gesti simili".
