Un Rombo di Tuono che se ne va

Il mondo del calcio piange la scomparsa di Gigi Riva. Rombo di Tuono, come era conosciuto da tutti. Da chi l'ha vissuto dal vivo, da chi l'ha visto giocare, da chi ha imparato a conoscerlo anche dopo la fine della sua carriera da calciatore. E che calciatore. Rombo di Tuono (il soprannome che, appunto, gli diede, Gianni Brera) è stato tra gli attaccanti più forti di tutti i tempi e miglior marcatore della storia della Nazionale con 35 gol. Leggendaria bandiera del Cagliari (di cui ancora oggi, con 164 gol, è il miglior marcatore nella storia del club), con cui ha collezionato 315 presenze vincendo uno Scudetto – l'unico conquistato dai rossoblù – nella stagione '69-'70, ha fatto innamorare i tifosi sardi e quelli di tutta Italia indossando la maglia azzurra come una seconda pelle.
Primo calciatore cagliaritano ad essere convocato in Nazionale, dove ha esordito all'età di 20 anni, è stato tra i protagonisti del trionfo all'Europeo del 1968, segnando un gol decisivo per la conquista del titolo continentale nella finale con la Jugoslavia. Si confermò due anni dopo, nel Mondiale messicano, realizzando una doppietta nei quarti e una rete nella "Partita del Secolo" con la Germania e trascinando di fatto l'Italia alla finale persa poi con il Brasile.
L'amore per la maglia azzurra lo convinse ad accettare negli anni Novanta il ruolo di dirigente accompagnatore e in seguito di Team Manager della Nazionale: ha partecipato a 6 edizioni della Coppa del Mondo, compresa quella vittoriosa del 2006, e a 5 Europei, diventando una figura fondamentale nello spogliatoio e un prezioso punto di riferimento per tanti calciatori. Nel 2011 è entrato a far parte della Hall of Fame del Calcio Italiano'.
Ora, il momento del cordoglio. E del ricordo. Un Rombo di Tuono che se ne va, uno dei simboli più grandi e amati del calcio che non c'è più.
