Verso Euro 2032, incontro Figc-Abodi: a Roma c'è anche l'ipotesi Pietralata

Nuova tappa nel percorso di avvicinamento dell’Italia a Euro 2032. In mattinata, il ministro Andrea Abodi ha incontrato il gruppo di lavoro istituto dalla FIGC, insieme a Michele Uva, per fare il punto dopo gli incontri con le undici città candidate andati in scena nel mese di luglio.
La fotografia è abbastanza chiara: Roma, Torino e Firenze sono in pole position. Milano è una grande incognita, mentre Napoli è in oggettive difficoltà: fuori Verona (anche ufficialmente), Bari e Genova. In rialzo le quotazioni di Cagliari, ma anche di Palermo, la grande sorpresa di questo tour estivo per capire quali saranno le cinque città italiane che ospiteranno - a meno di non perderli - gli Europei del 2032 insieme alla Turchia.
La novità emersa nelle ultime ore, e raccontata da Calcio e Finanza, è relativa alla città di Roma. Oltre all’Olimpico, infatti, potrebbe aggiungersi agli impianti candidati il futuro stadio della Roma a Pietralata. Tempi stretti - serve un progetto esecutivo approvato, finanziato e cantierabile entro aprile 2027 -, ma la possibilità c’è. La deadline per la comunicazione dalla Figc alla Uefa è di fatto fissata al 31 luglio 2026, considerato che la scelta andrà presa entro ottobre del prossimo anno. Se l’Italia non dovesse arrivare a cinque città (ma c’è una certa fiducia, nonostante tutto), il rischio diventerebbe quello di perdere gli Europei, considerato che non è prevista la possibilità di disputarli in sei città turche e quattro italiane (per esempio). Se arriveremo a dama, si giocherà poi la partita per ospitare semifinali e finale: non siamo un vantaggio, ma è un altro discorso.
