Chievo, Aglietti: "Calati dopo aver raggiunto l'alta classifica, dobbiamo ritrovarci"

Non nasconde la propria delusione il tecnico del Chievo Alfredo Aglietti, che ha commentato così ai canali ufficiali del club la sconfitta sul campo de Lecce.
Mister, una passo falso maturato soprattutto nel primo tempo: il tuo commento a caldo.
“Sono arrabbiato, perché la partita è stata simile a quella contro il Vicenza. Non siamo entrati in campo con la necessaria determinazione, bisogna metterci la faccia ed è chiaro che il primo responsabile di questi primi tempi probabilmente sono io. Anche i calciatori devono capire che cosa vogliamo fare da qui alla fine. Ci siamo un po’ fermati, nei risultati e soprattutto nello spirito. La spensieratezza con cui andavamo in campo non la vedo più e non capisco perché, visto che dovremmo giocare con più tranquillità. Sembra invece che abbiamo un macigno da portare avanti e, di conseguenza, certi approcci alla partita sono negativi come quello di oggi. Magari poi tiri fuori delle reazioni anche importanti, ma è troppo tardi”.
Tra le tante occasioni del secondo tempo c’è stata quella del rigore, con una discussione su chi lo dovesse tirare: è Leverbe il rigorista?
“Il nostro rigorista è Leverbe, quando gioco. Tra gli altri tiratori ci sono Mogos e Garritano, ma quando è in campo è Leverbe il nostro rigorista. A me non piacciono discussioni di questo tipo: c’è una lista di rigoristi, la responsabilità se l’è presa Leverbe e ha sbagliato, ma succede. Non è certo per questo che abbiamo perso la partita: nel secondo tempo abbiamo avuto occasioni importanti per riaprire la partita come quella di De Luca, ma se ci focalizziamo sulla ripresa ci sbagliamo. Le prestazioni dopo l’intervallo sono figlie anche del fatto che non hai più niente da perdere e giochi meglio mentalmente. Ci siamo un po’ bloccati e non capisco perché: facciamo le stesse cose e io non ho cambiato ciò che dico alla squadra. Magari sono mutate le responsabilità, perché con una classifica diversa ci siamo sia esaltati che preoccupati per doverla mantenere fino alla fine. Questo ha portato ad approcciare in modo meno sereno le partite e sembra che fisicamente non stiamo bene, ma i secondi tempi dicono il contrario. Dobbiamo ritrovarci, per fortuna si rigioca subito. Dobbiamo fare prestazioni diverse fin dall’inizio e capire cosa vogliamo fare da qui alla fine”.
