De Ketelaere e non solo. Chi è Roel Vaeyens, nuovo uomo mercato del Parma di Krause

Il Parma nella giornata di oggi ha annunciato l’arrivo in dirigenza di Roel Vaeyens che si è legato al club ducale per i prossimi tre anni andando a colmare il vuoto lasciato da Julien Fournier, rimasto in carica appena tre mesi.

Il giovane dirigente, coetaneo di Gigi Buffon, viene dalla lunga esperienza alla guida del Club Bruges dove è approdato nel 2012 e vi è rimasto per un decennio ricoprendo vari ruoli: da membro dello scouting fino a coordinatore dell’area sportiva e infine direttore sportivo dal 2019 al 2022 aprendo un ciclo vincente in un club che non vinceva un titolo nazionale dal 2005 e un trofeo dal 2007. A partire dal2015 infatti la squadra nerazzurra ha iniziato a riempire nuovamente la bacheca conquistando almeno un trofeo l’anno (tre titoli e due Supercoppa) e soprattutto arricchendo le casse societarie con la valorizzazione di tantissimi talenti venduti poi a caro prezzo all’estero.

De Ketelaere e non solo - Il più noto ovviamente è Charles De Ketelaere, passato al Milan per la bellezza di 32 milioni di euro, ma quella del classe 2001 non è l’unica cessione importante, e plusvalenza, messa a segno da Vaeyens come direttore sportivo. L’altro capolavoro è stata quella di Odilon Kossounou, difensore centrale anche lui classe 2001, ceduto al Bayer Leverkuse per 23 milioni di euro dopo che era stato acquistato due anni prima in Svezia per appena 3,5milioni. E poi gli attaccanti Wesley Moraes, all’Aston Villa per 20 milioni, e Krépin Diatta, al Monaco per 17 milioni, con Tajon Buchanan, acquistato per poco più di 6 milioni, che sarà la prossima grande plusvalenza – c’è anche l’Inter sul canadese – vista la valutazione più che triplicata.

Yaremchuk buco nell’acqua - Il dirigente belga ha inoltre rilanciato quel Andreas Skov Olsen che al Bologna non era riuscito a emergere e che approdato in nerazzurro è tornato protagonista. Ma anche il rilancio di un altro nome caldo del prossimo mercato come Ferran Jutglà, scuola Barcellona, e gli acquisti di due talenti del futuro come il norvegese Antonio Nusa, classe 2005, e l’olandese Bjorn Meijer. L’unico buco nell’acqua è invece dell’esperto ucraino Roman Yaremchuk che non ha ripagato i 17 milioni investiti per lui.