Mancini: "La Samp e i suoi tifosi meritano la A. Ma i verdetti del campo vanno accettati"

A margine del 2° Premio Telenord-Gianni Di Marzio che si è tenuto oggi a Portofino l’ex ct Roberto Mancini si è soffermato a parlare della situazione della Sampdoria, retrocessa sul campo in Serie C, ma che potrebbe giocarsi inaspettatamente la permanenza in cadetteria per le vicende che hanno coinvolto il Brescia: “Noi ex abbiamo questo amore perché abbiamo dato tutto, e ricevuto tanto, per questa maglia, è chiaro che il nostro è un amore incondizionato come quello dei tifosi e la speranza è che vada sempre bene. Adesso la situazione sicuramente è abbastanza difficile, ma vediamo cosa accadrà. Non ho la minima idea di cosa potrà succedere sinceramente, vediamo. - prosegue Mancini ai microfoni di TMW - Sicuramente il campionato ha dato dei verdetti e vanno accettati, poi dopo quello che accadrà per questioni extracalcistiche non saprei come andrà a finire, se la Samp avrà questa opportunità di giocare lo spareggio, spero che questa volta faccia un po' meglio. Inizio giugno è fra 10 giorni, la Sampdoria si sta allenando e non credo ci siano problemi se dovrà giocare”.
Mancini poi guarda al futuro del club blucerchiato: “La speranza è vedere la Sampdoria dove merita ovvero in Serie A, che è il suo palcoscenico, spero di vederla presto lì il più presto possibile. La Sampdoria sarà sempre la Sampdoria, Marassi sarà sempre pieno di tifosi e tornerà in massima serie in breve tempo perché ha le qualità per farlo e dei tifosi straordinari, i migliori del mondo, e penso che ce la farà”.
Spazio poi al suo rapporto con la Sampdoria e i suoi tifosi: “Sono andato qualche volta a Bogliasco a vedere e salutare i miei ex compagni. Mi emoziona vedere più di 30mila persone allo stadio in Serie B che sono lì a spingere sempre al massimo la squadra. È una cosa bellissima avere tifosi sempre presenti come quelli doriani non c’è cosa migliore e mi dispiace che sul campo non ce l’abbia fatta. Bisogna ripartire da loro. - conclude Mancini analizzando il lavoro di Evani e Lombardo - Loro hanno fatto i punti che nella media campionato sarebbero da play off, ma credo che se fosse rimasto Pirlo dall’inizio la situazione sarebbe stata diversa. Quando si cambiano tanti allenatori in una stagione poi diventa un po' un problema, quindi a volte è meglio non cambiare e andare avanti per cercare di fare meglio. Le annate sfortunate poi capitano e bisogna accettare i verdetti. Manfredi? Non ci siamo sentiti ultimamente”.
