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TMW RADIO - Ds Como: "Ora parlerò con Gattuso, poi daremo via al progetto per la Serie B"

TMW RADIO - Ds Como: "Ora parlerò con Gattuso, poi daremo via al progetto per la Serie B"
martedì 27 aprile 2021, 19:09Serie B
di Dimitri Conti
Archivio Stadio Aperto 2020-2021
TMW Radio
Archivio Stadio Aperto 2020-2021
Carlalberto Ludi, direttore sportivo del Como, ai microfoni di Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini
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Carlalberto Ludi, dg del Como neo-promosso in Serie B, ha parlato in diretta a TMW Radio, intervenendo in diretta a Stadio Aperto, trasmissione condotta da Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: "Abbiamo vissuto una stagione appassionante, che dà ancora più valore al risultato acquisito. Jack Gattuso è stato l'allenatore intorno cui è cresciuta la squadra: l'ho conosciuto 15 anni fa a Novara, ed ero sicuro di riportarci in casa una persona competente e di grandissima empatia. Dobbiamo solo ringraziarlo, si è messo a disposizione con umiltà raggiungendo un risultato straordinario".

Per lei un bel punto sul curriculum.
"Dopo aver smesso mi son messo a studiare, la formazione per certi ruoli è fondamentale. Lancio un messaggio più profondo di quanto mi compete: serve formare. Ho fatto un master in risorse umane e credo mi abbia sviluppato le competenze per questo ruolo. A Novara le cose non andarono benissimo, ma a Como ho trovato una tavola bianca. Dopo questo risultato non posso che esser soddisfatto".

Ripensando alla stagione che le viene in mente?
"Quest'anno le abbiamo vissute tutte, ad un certo punto avevamo 29 positivi nel gruppo squadra. Siamo usciti dall'emergenza focolaio giocando poi 7 partite in 22 giorni. Quindi abbiamo cambiato allenatore, e Gattuso ha avuto pure un malore che l'ha tenuto fuori per un mese. Poi infortuni da 4-5-6 mesi... Per farvi capire. Questo mi riempie ancora più d'orgoglio: chi si dà alibi in Serie C non raggiunge obiettivi, chi resiste nelle difficoltà è molto probabile di sì".

Che rete di osservatori avete?
"Non abbiamo tante possibilità economiche ma idee sviluppate sul territorio. Quest'anno ho ritrovato un caposcout di Novara, fondamentale è stato anche Dennis Wise, il nostro ad. Abbiamo cercato di costruire uno zoccolo duro italiano, che in B penso sarà fondamentale, aprendoci però pure all'estero".

Quanto aiuta avere un ex calciatore come Wise al fianco?
"Ho stima e adorazione per quanto ho potuto conoscerlo da luglio 2020 a oggi. Un manager trasversale: nella sua carriera oltre che giocare ed allenare ha fatto anche ds e dg. Fisicamente è lontano per via della pandemia, ma è quotidianamente presente nelle scelte, nella strategia e nel lavoro. Per il calcio che ha vissuto lui ti pone questioni che sono centrali ed ha una capacità clamorosa di semplificare le cose, rendendole concrete ed efficaci. Spero di assorbire più possibile. Parla ad una velocità folle, e per fortuna che ho fatto un corso d'inglese (ride, ndr)".

Che Lega Pro vi lasciate alle spalle?
"Sono un po' preoccupato perché do grande valore sportivo e sociale alla Lega Pro, anche più di altre serie. Parliamo del calcio dei piccoli comuni, che si avvicina alla gente nella maniera più concreta. Non dobbiamo disperdere questo valore, servono riforme: la governance di Ghirelli mi pare proiettata al futuro con lungimiranza, spero che il contesto permetta una riforma funzionale".

Volete muovervi per lo stadio?
"Le potenzialità ci sono, serve pianificazione e senso nel fare cose, soprattutto ragionando all'interno della sostenibilità. Stiamo provvedendo a muoverci col Comune per adempiere alle norme d'iscrizione dell'impianto per la Serie B, è diverso dalla C. Faremo un terreno ibrido, in modo da garantire una qualità elevate di gioco: come Dennis ci insegna, dalle infrastrutture nascono le fondamenta per un solido progetto. Il prossimo passo deve essere un centro sportivo: Como oggi ne è sprovvista".

Sarete tutti presenti l'anno prossimo?
"Credo alle cose fatte nei momenti giusti. Siamo ancora dentro la regular season, quindi due giorni liberi e si torna ad allenarsi. Con la serietà che ci ha sempre contraddistinti. Poi ci proietteremo alla prossima stagione: parleremo con Gattuso per capire se siamo allineati in quanto a volontà. Quando l'ho messo in panchina non avevo timore che non fosse pronto, ma che non reggesse la pressione perché per lui Como è la cosa più importante del mondo. Voglio capire che pensieri ha metabolizzato, poi via al progetto".

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