Audace Cerignola, la Curva Sud non sarà a Pescara: "Contro la tessera del tifoso"

Gli Ultras 1984 della Curva Sud dell'Audace Cerignola hanno comunicato che non seguiranno la squadra nella prossima trasferta di Pescara, valida per la semifinale di ritorno dei playoff promozione di Serie C. Questo il testo della nota nella quale vengono spiegate le motivazioni:
"Non saremo presenti a Pescara.
Una scelta difficile che ci porta lontani dalla nostra passione, ma coerente con i nostri principi: la tessera del tifoso non ci appartiene, non ci rappresenta, non ci pieghiamo a compromessi né scendiamo a patti con nessuno. La nostra assenza non è disinteresse, ma un atto di coerenza. Non saremo mai complici di un sistema che cerca di spegnere il fuoco delle curve, che preferisce controllare per avvantaggiare i loro porci comodi, mettere ostacoli per spegnere la passione.
La verità è semplice: lasciare liberi di viaggiare gli ultras fa paura. Richiede lavoro, attenzione, responsabilità. E troppo spesso le autorità preferiscono evitare, bloccare, vietare… invece di garantire diritti. A testa alta, come sempre".
Questo il punto della situazione per quanto riguarda il campo dopo l'andata vinta per 4-1 dal Delfino:
Fari accesi allo stadio 'Adriatico - Giovanni Cornacchia', anche se l'esito del match sembra abbastanza scritto: l'1-4 in terra pugliese in favore del Delfino, mette la formazione abruzzese con più di un piede in finale. Per poter sperare, infatti, l'Audace Cerignola deve vincere con tre gol di scarto e giocarsi poi tutto ai supplementari (con eventuali rigori), mentre per passare il turno senza andare oltre il 90' dovrà fare quattro gol di scarto; impresa ardua, non impossibile ma comunque difficile. E ricordiamo che mister Silvio Baldini, già a novembre, aveva avvisato: "E sono convinto che se arrivo decimo vado in B, se non vivessi così chi me l’avrebbe fatto fare di venire a Pescara con questa contestazione. Me l’ha fatto fare sapere la storia della squadra di calcio e della città. Io parlai della magia quando eravamo “disperati”, poi la magia si è avverata".
