Frosinone, Calvani torna a "casa": "Il ds Castagnini e Mister Alvini sono stati determinanti"

Ai microfoni ufficiali del Frosinone, dopo l’annuncio ufficiale del suo arrivo in prestito dal Genoa, ha parlato il difensore classe 2004 Gabriele Calvani. Quste le sue parole, a partire dalle sue prime impressioni, le emozioni del ritorno e le motivazioni che lo hanno portato a vestire nuovamente la maglia giallazzurra: "Sono molto grato al Frosinone, anche perché è il primo club professionistico nel quale sono stato, con l’Under 16 nel 2019. Tornare al centro sportivo di Ferentino mi ha fatto un certo effetto. È un posto che conosco bene e dove ho vissuto le mie prime esperienze importanti. Ora torno con nuove responsabilità e tanta voglia di crescere”.
Determinanti anche due figure che lei conosce bene.
"Ha sicuramente facilitato le cose il rapporto che ho con il direttore, che avevo già l’anno scorso a Brescia. È bastata una sua chiamata per far partire tutto. Mi ha detto: ‘Vieni a Frosinone, abbiamo un bel progetto, una squadra giovane e tanta voglia di fare’. Non ho avuto bisogno di pensarci troppo...Anche il mister mi ha convinto. L’ho sentito telefonicamente, mi ha parlato del suo modo di lavorare e di come crede nella crescita dei giovani. Conoscendo il suo approccio, non ho avuto esitazioni".
L'impatto con i nuovi compagni com'è stato?
"Qualcuno lo conoscevo già da quella mia breve parentesi qui. Ma tutti mi hanno accolto benissimo, sono ragazzi disponibili, mi hanno aiutato a inserirmi subito e non ho avuto alcuna difficoltà".
A chi si ispira?
"Un giocatore a cui mi ispiro, anche per caratteristiche fisiche, è Rudiger del Real Madrid. Mi piace per la sua forza, la velocità, l’attenzione che mette in ogni situazione. È sicuramente un punto di riferimento per me”.
