Clamorosa denuncia di Saint-Maximin: "Al Fenerbahce volevano doparmi, situazioni folli"

Sono parole pesantissime quelle pronunciate da Allan Saint-Maximin sulla sua tormentata stagione al Fenerbahçe, dove era arrivato in prestiito dall'Al Ahli. L’attaccante francese ha raccontato la propria versione dei fatti in una lunga intervista pubblicata sul canale YouTube del content creator Zack Nani, senza risparmiare accuse e dettagli scioccanti: "Sono una persona onesta, non ho più paura di niente. Hanno cercato di doparmi, mi hanno iniettato sostanze senza senso. Al Fenerbahçe ho vissuto situazioni folli che mi hanno inevitabilmente destabilizzato", ha affermato senza giri di parole.
Dopo un inizio promettente, il rendimento dell’ex Newcastle è calato visibilmente, secondo lui anche per le condizioni ambientali e umane vissute all’interno del club. Il suo allenatore, José Mourinho, lo aveva pubblicamente criticato per la scarsa intensità negli allenamenti, sostenendo che "non si era allenato quattro giorni di fila in tre mesi". Saint-Maximin, però, punta il dito contro una società che avrebbe ignorato le sue difficoltà personali: "Mio padre stava morendo in ospedale e nessuno sembrava interessarsene. L’unica cosa che contava era la partita. Ma dov’è l’umanità? Quando sono a terra, devi soccorrermi"
Nonostante tutto, l’attaccante ha elogiato Mourinho: "È un allenatore eccezionale, gli porto rispetto. Abbiamo parlato da uomini. Ha cercato di aiutarmi, ma anche lui ha avuto ostacoli continui". Le dichiarazioni hanno fatto rapidamente il giro del web e non sono passate inosservate. Il Fenerbahçe ha reagito con un comunicato ufficiale pubblicato sui propri canali, annunciando azioni legali: "La distorsione dei fatti da parte del giocatore, in particolare sul trattamento sanitario ricevuto, rappresenta un tentativo di danneggiare la reputazione del nostro club. Il Fenerbahçe utilizzerà tutti i mezzi legali a disposizione per tutelare la propria immagine". Un durissimo scontro a distanza, che promette di proseguire in tribunale
