Muller svela un retroscena: "Nel 2009 volevo andarmene dal Bayern, c'era l'Hoffenheim"

Primatista di presenze, per l'esattezza 751, dopo 248 gol e 274 assist in 25 anni di carriera con la maglia del Bayern Monaco, Thomas Muller saluta per l'ultima volta e si prepara a quello che verrà. Ma prima ha rilasciato un'intervista ai canali ufficiali del club tedesco per ripercorrere il suo percorso: "Oh, ovviamente c’è molto materiale su questo", ha esordito scherzando l'attaccante tedesco di 35 anni.

E subito un retroscena, quando Uli Hoeness - per 30 anni direttore generale del Bayern e dal 2009 al 2014 - si oppose alla sua cessione all’Hoffenheim: "All’epoca, nel gennaio 2009, in realtà volevo andarmene. L’Hoffenheim era in testa alla classifica insieme al Bayern, e lì sarei stato il quinto attaccante per quattro posti. Al Bayern, invece, fino a quel momento avevo giocato solo in terza divisione e non mi allenavo nemmeno con la prima squadra. Quindi, inizialmente non ero proprio felice che il trasferimento non si fosse concretizzato. Ora ovviamente so: è andata bene così (ride, ndr)".

Mentre nel ripercorrere tutti i gol segnati con il Bayern Monaco, Muller ne ha scelti due in particolare e che custodisce bene nella mente: "L'esperienza più memorabile è stato il mio gol nella 'Finale dahoam', perché è stato un momento di riscatto e tutta la città ha tremato dopo. Ho provato molte emozioni anche quando ho segnato il pareggio all'ultimo minuto contro la Juventus negli ottavi di finale della Champions League 2016. In fin dei conti, però, non importa quanto sia bello un gol, ma piuttosto cosa scatena nella tua mente in quel momento. E questo cocktail di sostanze chimiche è ovviamente rafforzato in modo direttamente proporzionale dalla reazione della folla. Questa intensità è ciò che rimane nella memoria".