"Prima lo abbiamo chiesto allo United in prestito un anno": il retroscena di Antony al Betis

"Sono sicuro al 100% che Antony sia il più importante acquisto della storia del Betis". Non scende a compromessi e spara alto Manu Fajardo, direttore del Betis Siviglia, a proposito dell'ingaggio di Antony riuscito in extremis dal Manchester United dopo una telenovela durata un'estate intera. In un’intervista all’agenzia di stampa PA, il dirigente spagnolo ha spiegato: "Tutto è legato al talento, al livello del giocatore, al livello del club, visto che il Manchester United è una grande squadra, un grande progetto, quindi sono sicuro al 100% che Antony sia il miglior acquisto della storia del Betis".

Quanto all'affare effettivo dai beticos per 34 milioni di euro: "Abbiamo iniziato a parlare con il Manchester United di Antony a maggio e giugno, perché ci serviva molto tempo per convincerlo, ma Antony, il suo agente e la sua famiglia erano convinti di tornare al Betis. All’inizio abbiamo chiesto al Manchester United di lasciarci Antony in prestito per un altro anno. Ma per Antony, e per il Manchester era molto, molto importante recuperare l’investimento, quindi per il Betis non è stato facile. Il trasferimento ha significato molto per noi", ha precisato.

"Il Manchester United ha fatto un grande sforzo, il Betis ha fatto un grande sforzo, e Antony ha fatto un enorme sforzo per tornare a giocare qui. Forse, in quella situazione, questo è stato il segreto". Fajardo ha spiegato quale fosse la difficoltà dell'ingaggio, senza mai tralasciare l'insistenza di Antony: "Per il Betis non è facile acquistare giocatori della Premier League, perché la differenza salariale tra Premier League e LALIGA è molto grande. Ma quando un giocatore come Antony, per esempio, vuole venire al Betis, tutto diventa più semplice. Antony pensava solo a tornare a giocare nel Betis, quindi, quando devi negoziare con un grande club come il Manchester United, che ha pagato una cifra molto alta per Antony, non è semplice. Ma il giocatore voleva giocare nel Betis".