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Finlandia-Belgio 0-2, le pagelle: Lukaku segna e respira, a De Bruyne non si rinuncia

Finlandia-Belgio 0-2, le pagelle: Lukaku segna e respira, a De Bruyne non si rinunciaTUTTO mercato WEB
© foto di Imago/Image Sport
martedì 22 giugno 2021, 06:27Euro 2020
di Dimitri Conti

Risultato: Finlandia - Belgio 0-2
74' aut. Hradecky, 81' Lukaku

FINLANDIA

Hradecky 6,5 – Prima ipnotizza Lukaku, poi dice di no al destro a giro di Doku e infine si supera sul sinistro di Hazard. Se la Finlandia rimane in partita fino al 74’ il merito è in gran parte suo e l’autogol è solo una sfortunata coincidenza
Toivio 6 – Doku e Chadli lo portano spesso fuori posizione costringendolo a raddoppiare sulla sinistra e a un lavoro che non è il suo. Nonostante questo regge botta senza andare troppo in sofferenza.
Arajuuri 5,5 – Nel primo tempo rischia l’autogol sul cross di De Bruyne, poi viene graziato dal VAR che rileva un fuorigioco millimetrico di Lukaku in occasione della rete. Non certo la serata perfetta per lui che però è uno degli ultimi a mollare
O’Shaugnessy 5,5– Dove non arriva con la qualità ci mette il fisico. Una partita passata a fare a sportellate con Lukaku, non certo il più semplice degli avversari; concede qualcosa all’attaccante interista, come in occasione del raddoppio belga. Una leggerezza fatale.
Raitala 5,5 – Chiamato a presidiare la fascia sinistra, trova dalal sua parte Doku che lo costringe agli straordinari. Ci mette grinta e cuore, ma non sempre riesce a fermare il giovane esterno belga.
Kamara 6 – L'unica conclusione nello specchio di tutta la partita è la sua. Un match di quantità più che di qualità, una partita vissuta al servizio della causa.
Sparv 6 – Ha il compito di fare filtro a centrocampo contrastando chiunque capiti dalle sue parti abbassandosi davanti alla difesa per schermare i compagni. Lo svolge alla perfezione tanto da uscire dal campo con la Finlandia qualificata agli ottavi di finale (Dal 59’ Schuller 5,5 – Mezz'ora per garantire fosforo e dinamismo in mezzo al campo, ma poco può contro l’arrembaggio belga)
Lod 5 – In mediana la Finlandia soffre il palleggio avversario, lui non riesce mai a trovare l’anticipo o a contrastare gli avversari vivendo una serata particolarmente complicata. (Dal 92’ Forss s.v.)
Uronen 5,5 - Più terzino che esterno, la sua è una partita di sacrificio: tampona ogni iniziativa avversaria anche se il Belgio lo mette in difficoltà in più di una occasione. (Dal 70’ Alho 5,5 – Appena entrato tenta un cross che nessuno raccoglie, ma nulla più)
Pukki 5,5 – Il suo compito sarebbe quello di cercare di conquistare il pallone sulla trequarti per lanciarsi in contropiede sfruttando la sua velocità: peccato che, complice anche una Finlandia fin troppo rinunciataria, non ci riesca praticamente mai. (Dal 92’ Jensen s.v.)
Pohjanpalo 5,5 – I palloni toccati si contano sulle dita di una mano. Una partita di sacrificio la sua, non assistito dai compagni e lasciato da solo in balia degli avversari contro i quali nulla può. (Dal 70’ Kauko 5,5 – entra in campo solamente per fare legna, ma i risultati non sono quelli sperati)
Allenatore: Markku Kanerva 6– Le sue istruzioni sono chiare, arroccarsi in difesa e sperare di uscire indenni dalla sfida. Una tattica che, con il senno di poi non paga, ma di fronte a questo Belgio la sua Finlandia non avrebbe avuto vita facile neanche cercando di giocarsela

BELGIO

Courtois 6 - Avrebbe potuto passare un’ora intera a dormire: nessuno se ne sarebbe accorto. Kamara lo sveglia dal torpore, ma non può essere un destro centrale a impegnarlo. Il lavoro per lui finisce lì.
Denayer 6 - La vera sfida, probabilmente, sarà stata quella di riuscire a rimanere concentrato nell'arco di tutti e novanta i minuti, vista la discontinuità offensiva finlandese. Ci riesce.
Boyata 6 - Chiamato a fare il centrale della linea a tre, la posizione arretrata degli attaccanti avversari gli trasforma la partita in una specie di vacanza riposo. Un po' più impegnato nel finale.
Vermaelen 6,5 - Serata tranquilla, la gamba che va stagionando non incontra il minimo problema visto che la Finlandia la sollecita poco o nulla. Dal suo colpo di testa scaturisce l'autogol di Hradecky per il vantaggio.
Trossard 6 - Un po' meglio rispetto al collega di fascia opposta Chadli, quantomeno si vede più spesso all'interno delle trame di gioco, seppure neanche lui brilli particolarmente per personalità.
Witsel 6,5 - Il primo tiro in porta della partita porta la sua firma, ma sarà poco più che un passaggio. Rimane però un fattore lungo tutto l'incontro, inserendosi in diverse situazioni pericolose.
De Bruyne 7 - Chi lo nega è pazzo: è lui la vera stella, sia del Belgio che probabilmente degli interi Europei. Dalla prestazione di stasera, pure in un contesto da semi-passaggiata, si capisce perché sia irrinunciabile (dal 91’ Vanaken s.v.).
Chadli 5,5 - Accelera raramente, troppe volte la manovra belga si impantana sulla fascia sinistra. Ha tempo fino all'ultimo istante per provare ad entrare nel match ma non ci riesce mai.
Doku 6,5 - Primi minuti di Europeo per la giovane promessa: si libera più volte in area ma manca sempre la giocata, scordandosi a volte del pallone. Da lodare per voglia e velocità di gamba, impegna Hradecky (dal 76’ Batshuayi s.v.).
Lukaku 7 - Marcato a vista: ha tre finlandesi addosso a ogni pallone toccato. Impatta centrale il primo assist al bacio di De Bruyne. Sul secondo va in gol ma è fuorigioco, sul terzo segna e basta. Poi Martinez lo fa respirare (dall’84’ Benteke s.v.).
E. Hazard 6 - Irrintracciabile per quasi tutto il primo tempo: ci si ricorda che c'è quando chiede un rigore nel recupero. Meglio nella ripresa, in cui sfiora anche il gol. L’aspetto buono sono i minuti messi nelle gambe.
Allenatore: Roberto Martinez 6,5 - Il suo Belgio svolge il compito richiesto, mettendoci forse un pizzico più del previsto ad indirizzare la partita entro i canali privilegiati. Certo, c'è da sottolineare come i suoi non avessero l'impellenza del risultato. La sua può essere interpretata come una risposta a Mancini: anche loro hanno fatto en plein, sono temibili.

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