Caos Brescia, a fine mese il primo grado del TFN. Il play out previsto per metà giugno

In Serie B continua a tenere banco la questione legata alla penalizzazione che dovrebbe colpire il Brescia, -4 punti per i mancati pagamenti di Irpef e Inps relativi alla scadenza di febbraio, che porterebbe alla retrocessione del club di Massimo Cellino e alla disputa del play out fra Salernitana e Sampdoria con il Frosinone che si ritroverebbe salvo. Una decisione arriverà però solo fra 10-15 giorni visto che fra oggi e domani è attesa l’audizione del numero uno bresciano, che ha spiegato di essere stato truffato da una società (la Alfieri Spv con sede in via Montenapoleone a Milano, ma un capitale di appena 25 mila euro, nata solamente sette mesi fa e intestata al 25enne Gianluca Alfieri) che avrebbe ceduto crediti d’imposta risultati poi inesistenti, ma usati per pagare le trattenute ai tesserati, presso la Procura Federale con la prima udienza presso il Tribunale Federale Nazionale prevista per il 30 maggio o al limite il 3 giugno.
Un percorso che dovrebbe portare i playout salvezza di Serie B (che vedono coinvolte in varia misura anche Salernitana, Sampdoria e Frosinone) a svolgersi a metà del mese prossimo qualora venisse confermato il -4 a carico del club lombardo. Con questa penalizzazione il Brescia diventa terzultimo, il Frosinone si salverebbe, la Salernitana avrebbe la posizione favorevole allo spareggio che potrà giocare la Sampdoria, oggi in C. La data sarà fissata dopo la sentenza di primo grado: se sarà solida, Figc e Lega B si prenderanno il rischio di giocare e a metà giugno visti anche i tempi stretti dovuti alle convocazioni dei giocatori in nazionale e al fatto che il 30 giugno chiuderà ufficialmente la stagione - e scadranno i contratti di giocatori e tecnici - e dunque non si potrà andare oltre quella data per la disputa dello spareggio.
Un rischio calcolato visto che non ci sarebbero i tempi per attendere il secondo grado di giudizio con la stagione che si chiuderebbe con la sfida Salernitana-Sampdoria e il Brescia che continuerà la sua battaglia legale nelle sedi opportune, fino al Consiglio di Stato eventualmente con una decisione che potrebbe arrivare ad agosto inoltrato se non di più. Le Rondinelle a quel punto potrebbero chiedere di essere riammesse in sovrannumero in Serie B anche se al momento è prematuro ipotizzare un campionato a 21 o 22 squadre nella prossima stagione. I prossimi dieci giorni dunque saranno probabilmente decisivi per avere una visione più chiara sul futuro del campionato cadetto sia per quanto riguarda questo finale - con la Salernitana che ha annunciato anch'ella battaglia legale annunciando di voler ricorrere al Collegio di Garanzia - e la prossima stagione.
