Le probabili formazioni di Porto-Juve: McKennie stringe i denti, Bernardeschi il piano B

Juventus all'esame europeo per riporre subito in archivio lo scivolone di Napoli e ripristinare convinzione e motivazioni. L'appuntamento è con il Porto, all'Estádio do Dragão, per l'andata degli ottavi di finale di Champions. Bianconeri alla settima partecipazione consecutiva a questa fase della competizione, e imbattuti da cinque gare contro i portoghesi. Guai però a sottovalutare la squadra di Conceição, che pur essendo un'outsider del torneo ha collezionato quattro vittorie e un pareggio (contro il City) negli ultimi cinque incontri della fase a gironi, senza incassare nemmeno un gol.
COME ARRIVA IL PORTO - Se il ruolino europeo di questa stagione è pressoché immacolato, lo stesso non si può dire di quello delle ultime settimane. I pareggi in campionato contro Belenenses, Braga e Boavista hanno fatto scivolare i Dragões a meno dieci dalla vetta: "I giocatori sanno cosa sta succedendo: è un problema che va avanti da tempo, perché non è normale per le mie squadre subire tanti gol, soprattutto in casa", ha ammesso alla vigilia Conceição, deciso a invertire quanto prima la rotta. I ballottaggi da sciogliere in difesa sono quelli che riguardano Mbemba e Diogo Leite (favorito il primo per far coppia con Pepe) e Sarr-Sanusi, con il francese in leggero vantaggio. Manafá agirà a destra, mentre la cerniera in mediana sarà composta da Corona, Oliveira, Uribe e Otavio. Davanti, accanto a Taremi (capocannoniere della squadra con quattordici reti), ci sarà con ogni probabilità Marega.
COME ARRIVA LA JUVENTUS - "La Champions ha sempre un sapore particolare. Quando ti giochi un ottavo di finale l'adrenalina sale talmente tanto da farti fare cose importanti". Pirlo in conferenza ha voluto caricare l'ambiente, rimarcando indirettamente l'importanza di un match che è a tutti gli effetti un crocevia della stagione bianconera. Nell'undici di gala saranno De Ligt e Chiellini a chiudere la linea a quattro davanti a Szczesny insieme a Danilo e Alex Sandro. McKennie non è al meglio, ma dovrebbe stringere i denti: in caso di dietrofront sarà Bernardeschi a sostituirlo. Poi solo conferme rispetto all'ultima gara: Chiesa agirà in linea con Bentancur e Rabiot, in attacco Morata parte in pole rispetto a Kulusevski per duettare con Cristiano Ronaldo.
