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Cagliari, grandi individualità e terzultimo posto: quando non bastano i nomi per salvare la pelle

Cagliari, grandi individualità e terzultimo posto: quando non bastano i nomi per salvare la pelleTUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
domenica 4 aprile 2021, 19:30Serie A
di Luca Chiarini

L'assemblaggio di una rosa è affare complesso, un gioco di equilibri che debbono intersecare interessi sportivi ed economici. In casa Cagliari, evidentemente, qualcosa s'è inceppato sotto questo punto di vista la scorsa estate. La scelta della guida tecnica e la sua reiterata conferma sono stati il peccato originale, dal quale è scaturita una sequela di scelte confusionarie, sul campo e fuori da esso.

La gara di ieri e l'undici scelto da Semplici ne sono la perfetta rappresentazione: i rossoblù hanno schierato contro il Verona individualità dal valore assoluto, che nulla avrebbero a che vedere con la battaglia nel fango per non precipitare in B. Perché Joao Pedro è uno degli attaccanti di maggiore estro del campionato, Nainggolan ha strapotere e leadership, Godin e Rugani un pedigree invidiabile. Il problema è che tra i valori sulla carta e le scelte che ne determinano la vicendevole integrazione passa una linea sottile, dalla quale possono dipendere le sorti di una stagione. Il risultato, nel caso del Cagliari, è un centrocampo nerboruto ma poco qualitativo, un attacco che non offre una spalla ideale a Joao Pedro, una difesa che a dispetto della patina internazionale continua ad incassare troppo. Servirà dunque attingere ad altri valori, morali e caratteriali, per raddrizzare in extremis una stagione dannata.

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