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Cagliari-Juventus 1-3 nel segno di un super Cristiano Ronaldo. Prima sconfitta per Semplici

Cagliari-Juventus 1-3 nel segno di un super Cristiano Ronaldo. Prima sconfitta per SempliciTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 14 marzo 2021, 19:54Serie A
di Dimitri Conti

Finito qualche istante fa il match della Sardegna Arena tra Cagliari e Juventus: risultato finale di 1-3, bianconeri trascinati dalla tripletta di un super Cristiano Ronaldo.

Le scelte di formazione - Pirlo tiene in panchina Arthur, non al meglio, e modifica del tutto il suo centrocampo inserendoci Danilo, assieme a Kulusevski, Chiesa e Rabiot. Davanti c’è CR7 con Morata, ma le novità principali arrivano dalla difesa: tornano titolari, insieme, sia De Ligt che Chiellini. In casa Cagliari, invece, Semplici schiera Simeone al centro dell’attacco sprovvisto di Pavoletti, a far coppia con Joao Pedro. In difesa c’è sempre spazio per Rugani, grande ex e ancora di proprietà della Juve, in mezzo Nandez dirottato a sinistra a tutta fascia, con Nainggolan ci sono Marin e Duncan.

Ci pensa subito Ronaldo - Si comincia su buoni ritmi, i possessi delle due squadre sono scorrevoli già dall’inizio. Una decina di minuti per studiarsi, poi sale in cattedra il giocatore più discusso degli ultimi giorni: Cristiano Ronaldo. Il portoghese raccoglie un assist al bacio di Cuadrado dalla bandierina e, grazie a un poderoso stacco aereo, sblocca la partita al minuto 10. Altri quattro giri di lancetta, e torna sul tabellino, stavolta per un’ammonizione: troppo pericolosa la sua entrata su Cragno, provando a deviare un cross di Chiesa in acrobazia. Ha rischiato qualcosa di più del giallo. Dopo tre minuti di soccorsi, e tanto di vistoso cerotto al labbro per il portiere di casa, si riprende. Stesso destino per Cuadrado al 18’: il colombiano, diffidato, salterà la partita col Benevento.

Morata spreca, Ronaldo no - Da lì a poco la Juventus ha modo di arrivare al raddoppio immediato, e la grande occasione capita sui piedi di Morata: al 22’ Chiesa accelera e lo serve con un delizioso tocco dalla fascia, ma lo spagnolo, a tu per tu con Cragno, non riesce a produrre niente di meglio che un esterno centrale, addosso al portiere. Dopo un tiro fuori misura di Nainggolan come intermezzo, lo spagnolo ha però modo di rifarsi, conducendo il contropiede che porta al rigore di Cristiano Ronaldo, travolto dall’uscita di Cragno e freddo come al solito dal dischetto: al 25’ è 0-2.

Solo e soltanto CR7: tripletta in 32’ - Il doppio svantaggio demoralizza il Cagliari, ed ecco che si aprono le praterie per le azioni ospiti: dopo un’ottima chiusura aerea di Chiellini ad anticipare Simeone, è tempo del terzo gol della Juve, e di Cristiano Ronaldo. Il portoghese ringrazia Chiesa, autore di una bella serpentina partendo dalla fascia, per l’assist, e trafigge Cragno con un mancino potente anche se all’apparenza non imprendibile. Marin, con una punizione centrale e facile per Szczesny, procura l’unica reazione dei sardi, comprensibilmente scossi. All’intervallo si rientra 0-3.

La ripresa parte piano - Ritmi piuttosto lenti nell’inizio del secondo tempo: la Juventus prova a gestire l’ampio vantaggio accumulato, il Cagliari tenta invece di reagire ma spostando il campo di gioco più sul lato dei nervi che della tecnica. Dopo una decina di minuti di nulla o quasi, si affaccia su punizione Duncan, trovando però uno Szczesny attento. Altri sessanta secondi circa e Marin, al 57’, testa i riflessi di Szczesny, reattivo sulla sventola, per sua fortuna troppo centrale.

Simeone dopo quasi 5 mesi. Si riapre? - Segnali di un Cagliari che ci crede e, dopo una conclusione del solito, infervorato Cristiano Ronaldo, la squadra sarda trova il gol dell’1-3, il centro che li fa tornare, almeno mentalmente, di nuovo in partita. Al 63’ è Simeone che riapre l’incontro, impattando in caduta un cross di Zappa a seguito di una bella iniziativa. Questa sensazione si ha soprattutto nelle difficoltà sempre più palesi che riscontra la Juventus nel costruire dal basso le sue azioni.

Finale più tranquillo del previsto - Ci prova il solito Nainggolan, ma il suo destro al 74’ da lontanissimo termina ben lontano dalla porta. Rabiot un minuto più tardi costringe Godin a sporcargli il mancino incrociato per evitare problemi peggiori. Dopo una lunga girandola di cambi da ambo le parti, è il neo-entrato Pereiro, a provare a far male due volte: interessante il suo mancino, che però si perde largo prima, e trova le braccia di Szczesny poi. Questo, e poco altro, quello che succede in un finale più sereno di quanto ci si potesse aspettare viste le avvisaglie precedenti. C'è tempo anche per l'ipotetico poker firmato Ronaldo, ma Cragno, in uscita, glielo nega. Al triplice fischio dell’arbitro, perciò, il risultato è di 1-3: prima sconfitta per Semplici da quando siede sulla panchina dei sardi.

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