Conte ingabbia la Lazio. E aveva ragione Inzaghi: lo scudetto biancoceleste rimane la Champions

Chi volesse fermare la Lazio, o almeno provarci, dovrà vedersi la partita di San Siro. E prendere esempio da Conte, che ha neutralizzato le armi biancocelesti riuscendo a valorizzare le proprie. Che invece non sono state fermate da Inzaghi. L'Inter attende, si abbassa e chiude gli spazi: Immobile non attacca mai la profondità, Perisic aspetta Lazzari sulla linea di Bastoni (che spesso è addirittura più alto per braccare Milinkovic) e Luis Alberto, per liberarsi dal denso traffico sulla trequarti, è costretto ad arretrare il suo raggio d'azione di qualche metro. E quando una squadra riesce a limitare l'altra, impreziosendo la propria attitudine migliore, le ripartenze in questo caso, ecco che il risultato viene da sé. E ieri è successo questo. "Non ho cambiato piano gara perché venivamo da 6 vittorie consecutive in cui abbiamo dominato. E poi volevo tenere Lautaro e Lukaku lontani dall'area, dove sono più pericolosi", ha spiegato nel post partita Inzaghi, a cui si contestano anche le scelte in difesa: dopo il forfait nel riscaldamento di Radu, non ha pagato la decisione del tecnico di mettere Hoedt al centro anziché tenere Acerbi in mezzo o schierare Musacchio.
I soli 6 tiri nello specchio, a fronte di un netto dominio nel gioco e nel possesso palla (61%), fotografano le difficoltà della Lazio. Che perde per la prima volta nel nuovo anno e scivola a -2 dal quarto posto della Juventus. Lo scudetto non interessa più ai biancocelesti, che però rimangono in corsa per il proprio obiettivo stagionale: la permanenza in Champions. "Confermarsi tra le prime quattro è il nostro scudetto", aveva spiegato alla vigilia Inzaghi, che ora dovrà essere bravo a non far subire il contraccolpo psicologico allo spogliatoio. Lo conosce bene, da anni, e già questa mattina alle 11.30 proverà a proiettarlo verso il doppio impegno contro Sampdoria e Bayern Monaco. Perché la sconfitta di San Siro, per quanto bruciante e piena di rammarico, non deve essere considerata come un dramma, visto che la Lazio è ancora lì e sarà in corsa per la Champions fino alla fine.
