Contratti da otto anni, ammortamenti in cinque: emendamento al decreto Sport

I contratti dei calciatori, che in base all’ultimo decreto legge Sport, possono essere sottoscritti fino a otto anni, prevederanno comunque ammortamenti fino a un massimo di cinque anni. È quanto previsto da un emendamento al decreto, in fase di conversione in legge in Parlamento.
La normativa voluta dal ministro Abodi, da convertirsi in legge entro fine agosto a per rimanere in vigore, ha allungato il tempo massimo di durata dei contratti. Considerando le norme della Uefa, però, gli ammortamenti - cioè la divisione del peso economico a bilancio del giocatore sui relativi anni di contratto - saranno possibili fino a un massimo di cinque anno.
Lo prevede l’emendamento presentato dalla deputata di Azione Valentina Grippo e approvato alla VII Commissione della Camera: “Per i contratti di atleti professionisti, le società sportive si conformano alle disposizioni delle federazioni internazionali in materia di sostenibilità finanziaria, e in particolare alle regole sull’ammortamento dei costi di acquisizione, che non possono essere superiori a cinque esercizi finanziari”. Si tratta, come detto, di un semplice chiarimento, utile a fini civilistici, ma a livello sportivo nulla di nuovo: la Uefa aveva già infatti chiarito il limite massimo di durata degli ammortamenti, necessario per mantenere omogeneo il quadro a livello internazionale, anche in relazione alla sostenibilità finanziaria.
