2 su 2 Inzaghi, 4 su 4 Marotta: a Monaco i frontman dell’Inter cercano la consacrazione

Quando arrivano in semifinale di Champions League, quei due lì, passano. Simone Inzaghi offre il bis, il 4-3 storico sul Barcellona segna per il tecnico piacentino il secondo approdo nell’ultimo atto della massima competizione continentale. Un passaggio diverso, rispetto all’exploit inatteso del 2023. Anche nella conferenza stampa di ieri sera, l’allenatore nerazzurro ha ricordato che in molti dubitavano delle possibilità della sua squadra. Che però a Istanbul ci è arrivata da outsider totale e a Monaco di Baviera avrà invece quasi i galloni da favorita, dopo aver superato Barça e Bayern Monaco, dopo il quarto posto nella fase campionato.

Beppe Marotta va anche oltre. Per l’attuale presidente nerazzurro quella in Germania sarà la quarta finale di Champions. La seconda con l’Inter, ma ci sono anche le due con la Juventus. Anche Marotta vanta il 100% in semifinale: è sempre andato oltre, ovviamente con un ruolo diverso da Inzaghi, quando gli è capitata la possibilità di giocarne una in Champions League. Sono, non a caso, i due frontman di questa Inter. Il tecnico artefice di un ciclo comunque memorabile, il dirigente che ha dato una struttura anche negli anni complicati della fine dell’era Zhang.

Adesso la consacrazione. La meriterebbero, la meriterebbe il calcio italiano e l’Inter in primis. C’è una finale da giocare, con una statistica diversa. Perché entrambi cercano la prima affermazione nel massimo trofeo continentale, sfuggita nei precedenti episodi. A Monaco faranno i conti con la storia, stasera conosceranno l’avversario che proverà a opporsi.