Empoli cade nella trappola della Cremonese: un passo indietro per gli uomini di Zanetti

La preoccupazione della vigilia, ossia quella di trovare sul proprio cammino una Cremonese motivata e organizzata, si è materializzata. Zanetti aveva messo in guardia i suoi sulle difficoltà che avrebbero incontrato sul proprio cammino. Una serata storta per l'Empoli, padrone del possesso ma incapace di tramutare la superiorità di controllo del pallone in azioni potenzialmente pericolose. Si tratta indubbiamente di un passo indietro dopo i quattro punti ottenuti contro il Lecce in casa e contro il Milan in trasferta

Empoli poco reattivo nei primi minuti
La squadra azzurra, diversamente da altre occasioni, è sembrata appannata fin dalle prime battute. Grazie anche alla disposizione tattica della Cremonese, che messa in campo a specchio non lasciava respirare le principali fonti i gioco. Le marcature asfissianti di Meite su Baldanzi e di Galdames su Marin hanno impoverito il gioco degli uomini di Zanetti. Con una gara bloccata e sotto di un gol serviva un piano B che nel primo tempo non è arrivato.

Ripresa leggermente più incoraggiante, ma poca produttività sotto porta
Meglio nella ripresa, soprattutto dopo l'ingresso di Cambiaghi che ha vivacizzato l'attacco. Zanetti le ha provate tutte, anche quella di mettere in campo il rientrante Destro assieme a Caputo, Baldanzi e il già citato Cambiaghi. Ma non è servito, perché l'Empoli ha sbattuto ancora una volta sul muro sapientemente studiato da Ballardini. Alla squadra toscana sono mancate quelle verticalizzazioni necessarie a scardinare la difesa della Cremonese. Alla fine Carnesecchi non ha dovuto compiere tante parate e il merito va suddiviso tra la prontezza difensiva dei padroni di casa e la fumosità degli attaccanti ospiti. Per l'Empoli è un peccato, perché la sensazione è che abbia gettato alle ortiche il primo vero match point-salvezza della stagione.