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Dionisi: "A Empoli sento fiducia in me. Con intenti che coincidono andremo avanti"

ESCLUSIVA TMW - Dionisi: "A Empoli sento fiducia in me. Con intenti che coincidono andremo avanti"TUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
giovedì 20 maggio 2021, 13:34Serie A
di Claudia Marrone

Appese le scarpette al chiodo, la scelta di diventare allenatore, con la prima esperienza non particolarmente positiva: esonero dall’Olginatese, in Serie D. Ma quella che poteva sembrare una strada in salita, per Alessio Dionisi è diventata in realtà una strada in discesa, perché in soli sei anni, scalando tutte le categorie, è riuscito a coronare il sogno di arrivare in Serie A: “Se al tempo me lo avessero detto, avrei risposto che non me lo sarei mai aspettato, ma piano piano, con gli step intermedi fatti, mi sono preparato all’eventualità. Però non me lo sarei mai immaginato, alla fine solo quattro anni fa ero in D”, così il tecnico dell’Empoli ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, dove si è raccontato in esclusiva dopo la promozione dei toscani nella massima serie.

Ai nostri microfoni, il Ds Di Battista, con Lei a Borgosesia e Fiorenzuola, ha detto che il suo punto di forza è il non essersi mai snaturato. Concorda?
“Di Battista mi conosce molto bene, è stato alla fine il mio primo vero direttore, e tra noi è nata una grande amicizia: probabilmente ha ragione, per arrivare a compiere questo percorso ha inciso anche il fatto che io e il mio staff non abbiamo mai mostrato incertezze, abbiamo sempre proseguito su una determinata linea. Chiaramente, però, i risultati arrivano anche grazie a chi ti supporta e alla squadra che ti segue. Ma mi auguro di proseguire così, senza cambiare”.

Nelle conferenze pre e post gara non si è mai sbilanciato. Adesso però può dirlo: quando ha capito che sareste andati in A?
“Che avremmo lottato per centrare la promozione l’ho capito dopo il girone di andata, ma arrivare primi è un’altra cosa, puoi salire anche da secondo o con i playoff. Però dopo la gara contro la Reggiana ha avuto la sensazione che le cose si stavano mettendo nel verso giusto: la ripresa, dopo il focolaio Covid-19, era un’incognita e il ritestarci sul campo era importante, ma vista la risposta dei ragazzi avrei firmato solo per il primo posto. Poi contro il Cosenza mi sono detto che sarebbe stata la gara decisiva”.

Ha mai esternato queste sue sensazioni nello spogliatoio?
“No, non ho mai detto queste cose alla squadra. Da fuori ci vedevano tutti come la super favorita, lo spogliatoio credeva possibile la promozione, e io non volevo alzare ulteriormente un’asticella già alzata”.

Adesso il suo futuro, tra rumors di mercato e possibilità di permanenza: sicuramente, però, in Serie A.
“So benissimo che la Serie A è un campionato diverso dalla B. A giorni mi incontrerò con il direttore Accardi e con il presidente Corsi per parlare di futuro: so che ci sarà da sudare fino in fondo per la permanenza in categoria, ma quando si va tutti nella stessa direzione le cose vengono da sole, e i momenti duri che si presentano possono diventare nuovi punti di partenza e di forza comune. Del resto, quando si ha equilibrio anche nelle difficoltà, e di momenti tosti ne abbiamo passati anche noi in questa stagione, è tutto più facile. A Empoli ho sempre sentito fiducia in me, e mi auguro che ci siamo le condizioni affinché si vada avanti insieme, ma appunto dobbiamo ancora sederci intorno a un tavolo e parlare di quello che sarà, degli intenti che abbiamo e che devono coincidere per far si che si prosegua”.

Serie A da mantenere: al netto della sua presenza o meno, cosa servirà all’Empoli?
“Di questo è più giusto che ne parli il direttore, ma in linea generale sono dell’idea che quando un gruppo vince non va snaturato o smembrato, gli si deve semmai dar valore, aggiungendo elementi che alzino il livello della rosa e la sana competizione, anche per gli allenamenti”.

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