Fienga: "La Roma non giocherà mai a Tor di Valle. Iter stadio deve partire subito"
Il CEO della Roma Guido Fienga, attraverso una intervista al Corriere dello Sport, aggiorna i tifosi circa la situazione dello stadio giallorosso: "La Roma non giocherà mai a Tor di Valle. Questo dev’essere chiaro. Adesso, con la ripresa economica successiva alla fase acuta della pandemia, esistono condizioni favorevoli che sfrutteranno il recovery plan per effettuare un grande investimento. L’anno prossimo magari non sarà così. È fondamentale partire subito, altrimenti i tifosi dovranno rinunciare ad avere il loro nuovo stadio. Non possiamo infilarci in un altro processo che richieda dispendio di soldi, impegno e tempo".
Dove potreste costruire allora lo stadio?
"Vorremmo costruirlo nel posto più gradito ai nostri tifosi. È partita l’analisi per individuare l’area più idonea. Ma non è ancora stato possibile fare una scelta. Alcuni dei siti possibili sono quelli che già conoscete. Il Flaminio? Sarebbe suggestivo e fortemente simbolico, ma lì i vincoli sono tanti. Come ripeto, ora pensiamo alla revoca del pubblico interesse. È prioritaria per tutto il resto. Intanto ribadisco che la Roma intende avere un suo stadio, non un quartiere nel quale inserire l’impianto. Il progetto sarebbe direttamente proposto dalla Roma a differenza del precedente. Sarebbe la casa dei tifosi e sorgerebbe in un luogo comodo, ben servito da infrastrutture già esistenti".