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Fiorentina, Nastasic: "Tornare al Partizan non dipende solo da me. Vlahovic stella del futuro"

Fiorentina, Nastasic: "Tornare al Partizan non dipende solo da me. Vlahovic stella del futuro"TUTTO mercato WEB
venerdì 26 novembre 2021, 12:56Serie A
di Pietro Lazzerini

Matija Nastasic, difensore della Fiorentina, ha rilasciato una lunga intervista al portale serbo Telegraf.rs: "Sono molto dispiaciuto di non aver giocato contro il Portogallo, ma ancora una volta il risultato è più importante di tutto il resto e siamo contenti di esserci qualificati per il Mondiale. Abbiamo avuto subito buone sensazioni quando ci siamo ritrovati per le convocazioni e credevamo di poter battere il Portogallo. I ragazzi erano sicuri di sé e nel pieno della fiducia, cosa che si è vista bene in campo. Siamo riusciti a ribaltare un risultato che inizialmente ci stava punendo. Il ct mi ha detto subito che contava su di me e ho capito che l'allenatore voleva che tornassi in Nazionale. Per me è stato molto importante. Ho perso qualche convocazione per infortunio e mi è dispiaciuto. Ma poi mi sono unito alla squadra e sono grado al tecnico per l'opportunità che mi ha dato. Non ho mai avuto problemi nemmeno con Krstajic e Tumbakovic, questa è l'unica verità". Poi parlando dell'inizio della sua carriera e del Partizan: "Mi è dispiaciuto non giocare per 6 mesi o un anno on quella maglia, ma sono felicissimo per come è proseguita la mia carriera e non cambierei niente. Per il futuro, la cosa più importante è la salute, vorrei giocare il più a lungo possibile. Nessuno sa cosa succederà. Sicuramente seguo tutte le partite del Partizan, e se un giorno tornerò a giocarci non dipenderà solo da me ma da diversi fattori". Successivamente ha parlato anche della prima esperienza in viola, nel 2011: "Ero abbastanza giovane quando sono arrivato alla Fiorentina e non mi aspettavo di avere la possibilità di giocare la prima stagione.

Non ho giocato per i primi due mesi, poi sono entrato dalla panchina e infine sono diventato titolare. È stata una grande sorpresa perché ero giovane, ma ero già pronto. Come ricompensa è arrivata la chiamata del Manchester City che è stato un altro grande passo nella mia carriera- Un club come il City ti chiama una volta sola e ho pensato che fosse un'occasione da non perdere. NOn avevo paura, credevo in me stesso e sapevo che il City mi voleva. Non mi pento di aver accettato. Sono stato sollevato dal fatto che quando sono arrivato lì c'erano già Kolarov e Dzeko. Mi hanno aiutato molto. Arrivare in un club così non è stato facile". Immancabile una domanda anche su Dusan Vlahovic, attualmente il serbo più ricercato in Europa per quanto riguarda il mercato: "Siamo tutti testimoni di come gioca e di come si comporta. Spero sinceramente che la salute lo accompagni, è molto giovane e gioca già a un livello così alto. Non ho dubbi che in futuro sarà la principale speranza della Nazionale e del club per cui giocherà. È qui, ed è la più grande stella. Non è stato disturbato dalle voci sul trasferimento e sul prolungamento del contratto. È un professionista, lavora dando il massimo ed è evidente che i tifosi gli mostrino rispetto ovunque".

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