Fra numeri e duttilità. In attesa della continuità, questo è il Kulusevski che serve alla Juventus

In campo, Dejan Kulusevski ha dimostrato di saper fare un po' tutti i ruoli. Offensivi, ovviamente. Trequartista, centrocampista, seconda punta, esterno a destra, all'occorrenza punta. Insomma, un vero e proprio jolly dal centrocampo in su. Per qualcuno nel corso degli anni la duttilità si è trasformata in limite, altri ci hanno costruito una carriera. Quel che è certo è che Kulusevski per il momento non ci pensa e guarda solo al campo, alla crescita in fatto di qualità delle giocate e di numeri. In stagione, dopo un ottimo avvio bianconero, ha trovato qualche difficoltà dal punto di vista realizzativo, come raccontano i 7 gol (e 6 assist) in 46 apparizioni. Statistiche certamente migliorabili, soprattutto perché il soggetto in questione è un classe 2000. Il tempo insomma è tutto dalla sua parte.
La Juventus intanto si gode l'ultima versione, quella che ha tramortito l'Atalanta col tocco magico del primo gol e dato il là alla conquista della Coppa Italia. Quella che, la scorsa estate, ha stregato il comparto mercato bianconero convincendolo a pagare fino a 35 milioni di euro per il suo cartellino. Una cifra importante, un azzardo per qualcuno vista l'unica stagione giocata in Serie A. Ma se lo svedese dovesse trovare continuità, nell'arco dei 90 minuti e di conseguenza della stagione, ecco che ogni pensiero verrebbe messo da parte. Perché in fondo all'ex Parma manca solo quello, visto che la qualità nei piedi, la dimostrazione non è solo nel gol di ieri, è tutta dalla sua parte.
