Gattuso chiamato a risollevare l'Italia. Mangia: "Si guarda sempre al proprio orticello"

Nella sua lunga chiacchierata con TMW, l'ex ct dell'Italia Under 21, Devis Mangia, ha parlato anche dell'addio di Luciano Spalletti alla Nazionale maggiore, con l'insediamento di Gennaro Gattuso e i generali problemi che affliggono il nostro calcio: "I rischi e problemi sono quelli che ripetiamo da tanti anni, non c'è niente di nuovo. Piuttosto bisogna guardare quali sono le soluzioni, soprattutto guardando oltre oggi. Perché qua, l'ultima vittoria all'Europeo Under 21 risale al 2004, e da lì il risultato migliore è ancora la finale che facemmo noi nella mia gestione del 2013, con la finale con la Spagna. Sono passati vent'anni dall'ultimo trionfo, non è normale per la Nazionale italiana. Va detto che con le altre Nazionali giovanili si stanno facendo buoni risultati, ma il problema risiede in ciò che si è fatto in questi 15 anni. Perché i giocatori di oggi sono il frutto di quegli anni come metodologia e sviluppo. In questo periodo sono stati dati degli input che invece di essere rielaborati sono stati solo copiati, ad esempio il possesso palla".
Cioè?
"Il possesso palla esalta le caratteristiche di alcuni giocatori, ora si dice che non abbiamo più giocatori validi nell'uno contro uno. Ma il problema non è stato perché abbiamo lavorato sul possesso palla, piuttosto perché si è lavorato con dei vincoli. Battendo quella strada abbiamo vincolato e limitato la libertà dei giocatori, e ora non si può arrivare a dire che non abbiamo più giocatori che saltano l'uomo. Questo è stato un errore".
Tornando alla Nazionale maggiore. Quante colpe ha Spalletti rispetto al sistema?
"Troppo facile incolpare Spalletti. Non è il migliore, ma uno dei migliori allenatori che ci sono stati nel calcio italiano. Sarebbe gravissimo addossarsi a lui: ha raccolto quel che è stato proposto dal calcio italiano di questi anni. A volte si parla di progetto o sistema, probabilmente non si è stati bravi a perseguire questo negli ultimi anni. Ma è frutto anche della nostra mentalità, dove si tende sempre a guardare il proprio orticello".
Gattuso nuovo ct. In tutto ciò, che scelta è?
"Non mi permetto di dare giudizi su un singolo perché la soluzione non può essere il cambio di commissario tecnico. Andava benissimo Spalletti e va benissimo Gattuso, ma ci devono essere una serie di componenti che lavorano in una certa direzione. Bisogna guardare l'immediato sì, perché non si può fallire il Mondiale un'altra volta, ma bisogna modificare qualcosa in generale piuttosto che sostituire un professionista per un altro".
