I dubbi del giovane Chiellini: per Mancini ci sarà. Poi in bilico tra rinnovo e ritiro

Chiudere in bellezza, da protagonista. O andare avanti: Giorgio Chiellini è a un bivio. La stagione con la Juventus non è stata sinora delle migliori, a livello di squadra e anche personale se si guardano gli infortuni. C’è ancora tempo per vincere qualcosa in questo 2020/2021 in bianconero, ma la sfida più grande è senza dubbio l’Europeo. Sembrava sfumato, dopo la rottura del legamento crociato di un anno fa. Poi, a lui, come ad altri, il non felice rinvio della competizione causa pandemia, ha dato una nuova prospettiva. Euro 2020, nel 2021, con la fascia al braccio. Un obiettivo. Tutto da conquistare, anche oggi, perché i tanti stop stagionali qualche quesito al ct Mancini, che peraltro di difensori centrali mancini ne ha in abbondanza, lo pongono. Se Chiellini starà bene, comunque, farà parte del gruppo dei ventitré. Ma poi?
Rinnovo o non rinnovo, questo è il problema. Alla tenera età di 36 anni, che diventeranno 37 in estate, è amletico il dubbio del capitano della Juventus e della nazionale. Il contratto con i bianconeri scade a fine stagione: fino a poco tempo fa il prolungamento sembrava soltanto da firma, ora il tarlo c’è. La tentazione di dire basta, ritirarsi e scoprire cosa fare da grande. Da questo punto di vista, il futuro da dirigente, verosimilmente proprio in bianconero, sembra quasi già iniziato. Smettere non è però una scelta facile: lo sembra quando non stai bene, bastano due partite giocate ai tuoi livelli a farti cambiare idea. E poi c’è l’altra questione, quella tentazione che suggerirebbe di salutarsi vincendo e non dopo la prima stagione davvero deludente di un decennio. Tanti fattori, per un futuro ancora da scrivere.
