Il crollo della Superlega deciso dal potere dei tifosi. Ma l'Italia resta periferia della protesta
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La lettura de Il Fatto Quotidiano sul crollo della Superlega è quella della vittoria del pubblico. Non sono stati i comunicati della Uefa, le minacce delle esclusioni e cause legali, armi un po' spuntate. E' quel che è successo in giro per l'Europa, dalla Francia alla Germania, contrarie al progetto, fino all'Inghilterra, che si è resa conto che non aveva così bisogno del nuovo torneo. L'Italia è restata sempre periferia dell'Impero: si è accodata passiva, salita sul carro, scesa se del caso.
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