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Il rilancio di Pellegrini e Zaniolo, gli unici (possibili) 10 del calcio italiano. E Gattuso osserva

Il rilancio di Pellegrini e Zaniolo, gli unici (possibili) 10 del calcio italiano. E Gattuso osservaTUTTO mercato WEB
© foto di Image Sport
Oggi alle 14:08Serie A
di Ivan Cardia

Prima uno, poi l’altro. Con tante diversità e una caratteristica in comune. Il weekend ha raccontato il derby di Lorenzo Pellegrini, core de Roma tornato protagonista nella partita che più conta. La settimana il ritorno al gol di Nicolò Zaniolo, figliol prodigo del calcio italiano che in quel di Udine insegue per l’ennesima volta il proprio rilancio.

Le affinità si fermano più o meno al numero di maglia ideale. Il 10, per entrambi. Pellegrini non lo indossa per ovvie ragioni. Merce rara, nel calcio italiano di oggi: il trequartista è sparito da anni, si è nascosto nelle pieghe del 3-5-2 o se va bene del 4-3-3. Fisico e corsa, la fantasia va bene per le canzoni ma non per il pallone. Sono figli di questi tempi, Pellegrini e Zaniolo: non sono certo Totti, il punto non è descriverli come tali. E forse pagano proprio quei paragoni impossibili con fenomeni di un calcio che non c’è più da parecchio. Però incarnano, ognuno con le sue qualità, un ruolo, per quanto in disuso, che affascina. E che, tutto sommato, da Bellingham a Wirtz passando per Musiala, Palmer, Odegaard e Dani Olmo, a livello internazionale - anche qui, ciascuno a modo suo - dei protagonisti li ha pure. In Italia, poco o nulla, nei club o in Nazionale.

Alla finestra, ruolo a parte, c’è anche Gennaro Gattuso. Che un po’ di qualità la vorrebbe, tanto più se gli consentirebbe di avere della concorrenza (positiva) in un reparto che a oggi non ha campioni né troppa fantasia. Il ct ha schierato le due punte pesanti nelle prime uscite: non è il primo fan del trequartista, ma in carriera ha usato anche il 4-2-3-1 e la valutazione la farebbe anche volentieri, avendone i mezzi. Nel giro azzurro, ad avere grossomodo quelle caratteristiche, ci sono solo Raspadori e Maldini: il primo, però, è più una seconda punta che un dieci, mentre il secondo dovrà sgomitare parecchio per imporsi nell’Atalanta. Pellegrini o Zaniolo, sulla carta, sarebbero utilissimi.

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